La seconda tappa di Coppa del Mondo di sci di fondo si chiude con la staffetta 4x7,5km maschile. Gli anelli di Gällivare hanno messo in luce il valore della Norvegia nel settore maschile. Il pronostico per la gara odierna poteva essere uno soltanto e così è stato. La vittoria va alla Norvegia di Paal Golberg, Martin Loewstroem Nyenget, Simen Hegstad Krueger e Jan Thomas Jenssen (elencati in ordine di frazione). La battaglia per il podio è stata combattuta e il secondo posto se l’è aggiudicato Svezia I con il seguente quartetto: Johan Haeggstroem, Calle Halfvarsson, Leo Johansson e Edvin Anger. In terza posizione chiude una brillante staffetta tedesca composta da: Janosch Brugger, Albert Kuchler, Friedrich Moch, e Anian Sossau. L’Italia con una staffetta a trazione anteriore ha ottenuto una prestazione convincente e ha chiuso in 4° posizione. Fuori dalle posizioni che contano la Finlandia (6°), vicecampione del mondo a Planica, che non schierava nessuno dei quattro frazionisti medagliati in Slovenia.
La prima frazione in classico è stata caratterizzata da un’andatura leggera nei primi chilometri. Al passaggio dei 5,1km, il trentatreenne Paal Golberg e il consistente Michal Novak, hanno innalzato il ritmo, ma l’unica nazione a farne le spese è stato il Kazakistan. La Norvegia al cambio ha chiuso davanti a tutti con un vantaggio di +0.2 sulla Cechia. Lo sciatore del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, Davide Graz, ha tenuto bene e chiuso la sua gara con solo +2.5 dalla testa.
Avvio di seconda frazione sulla falsa riga di quella precedente. L’andatura blanda è stata spezzata dal tedesco Kuchler ai 12,6km in concomitanza di una delle salite che caratterizzano il tracciato. L’attacco furioso di Nyenget a conclusione della frazione ha spaccato il gruppo, l’unico capace di tenere il suo passo è stato Calle Halfvarsson. Francesco De Fabiani ha corso con astuzia rimanendo davanti e coperto nel gruppo, al passaggio di testimone chiude con +9.3 dalla vetta. Unico rammarico per il valdostano è non essere stato in grado di concludere insieme a Norvegia e Svezia. Da sottolineare la preparazione ottimale degli sci dei due italiani impiegati in tecnica classica.
Dopo metà gara, nella prima parte a skating, Simen Hegstad Krueger ha iniziato a fare la voce grossa trascinandosi dietro lo svedese Leo Johansson (autore di una grande prestazione) e il canadese Olivier Leveille. Krueger ha lasciato la compagnia in vista del passaggio allo stadio. L’azione in progressione del norvegese ha visto una flessione dello stesso negli ultimi metri. Al cambio Svezia I davanti a tutti, un meraviglioso Moch ha chiuso il buco portandosi dietro Stati Uniti II e Finlandia. Paolo Ventura non è sembrato brillante sin da inizio frazione, chiude a +19.5 gestendo gli ultimi chilometri al fine di non perdere troppo.
L’ultima parte di gare ha visto una partenza forte da parte di Anger che ha mantenuto a distanza Jenssen e Sossau. L’ultimo giro ha visto il continuo marcamento a uomo dello svedese, ma quando Jenssen ha aperto il gas ha spento i sogni dei tifosi di casa. Il classe 2002, Elia Barp, già ieri autore di una grande gara, ha provato a ricucire il buco sul tedesco Sossau, ma non ha trovato nessuno a dargli una mano.
La Coppa del Mondo rimarrà in Svezia, ma si sposterà più a sud a Östersund per una sprint e una 10km con partenza a intervalli TL.
CLASSIFICA FINALE TOP 10
1° NORVEGIA 1:11:50.5
2° SVEZIA I +17.4
3° GERMANIA +38.1
4° ITALIA +44.3
5° STATI UNITI I +45.5
6° FINLANDIA +45.7
7° SVEZIA II +45.9
8° STATI UNITI II +58.3
9° CANADA +1:52.3
10° CECHIA +4:18.0
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