ÖSTERSUND – La serenità e felicità di Lukas Hofer per questo ritorno nel massimo circuito del biathlon sono veramente palpabili. Il 34enne del C.S. Carabinieri, ai microfoni di Fondo Italia al termine della Pursuit di questo pomeriggio ha mostrato la sua soddisfazione al termine della lunga tappa svedese che portato tante risposte ai dubbi e alle incertezze sulle sue condizioni che un anno di assenza dalle gare avevano inevitabilmente formulato. La gara di oggi, conclusa in 24esima posizione con 4 errori, rimane per Hofer un risultato estremamente positivo, più di quanto forse avrebbe immaginato prima di partire per la Svezia.
«Faccio ancora un po’ fatica al tiro, non riesco a fare quello che faccio in allenamento e che vorrei fare in gara, soprattutto in velocità di routine faccio proprio fatica, si vede nel range time e nel tempo di rilascio e ci dovrà lavorare un po’ per arrivare a fare quello che faccio in allenamento»
Nonostante queste difficoltà, il biathleta di San Lorenzo di Sebato riesce a guardare il bicchiere più che mezzo pieno e fa il pieno di energie positive per il prosieguo di questa stagione, forse anche alla luce dei lunghi mesi passati senza poter gareggiare e dei suoi problemi fisici. Quello di queste settimane, del resto, per un atleta che ha gareggiato solo pochissime gare lo scorso inverno, è stato un inizio più che brillante e, se questo è solo l’inizio, si può ipotizzare che ci siano margini di miglioramento considerevoli.
«Dopo quasi 400 gare sono qua ancora per cui … in termini di risultati sono più che positivo perché non avendo aspettative 3 gare nei 25 dopo un lungo periodo senza gare sicuramente non sono male, so che c’è molto margine ed è molto positivo, è importantissimo. Mi rendo proprio conto che in pista faccio un po’ fatica ad essere veloce dall’inizio alla fine perché alla fine sono riuscito a recuperare 4/5 posizioni per cui è un buon segno che riesco a gestire la gara e le energie fino alla fine però devo trovare maggiore costanza»
Il riferimento è ad un traguardo importante, quello che della 400 gare in carriera, che è ormai vicinissimo e sarà celebrato ad Hochfilzen. Il segreto di questo ritorno in grande spolvero, in cui ha sfiorato anche un podio clamoroso nell’Individuale d’esordio, è forse proprio la mente libera da obiettivi e aspettative.
«Non avendo gareggiato per un lungo periodo quanto ho ottenuto in questi giorni è molto più di quanto mi sarei aspettato, non avevo aspettative e volevo solo tornare a divertirmi ed essere capace di gareggiare e stare lì con gli altri, vedo che funziona, sento che c’è margine di miglioramento e di poter fare come negli allenamenti e sono molto fiducioso.»