ÖSTERSUND – Una buona gara con qualche rammarico quella che oggi ha portato a casa Tommaso Giacomel, chiusa proprio alle spalle del compagno di sempre Didier Bionaz. Con una condizione fisica in netto miglioramento e una crescita visibile sugli sci, il trentino classe 2000 può recriminare solo al poligono, dove i due errori commessi nelle due serie hanno impedito di trovare una migliore posizione di partenza in vista dell’Inseguimento di domani pomeriggio. Ai microfoni di Fondo Italia, al termine della sprint, ha fatto una breve analisi della prestazione odierna.
«Oggi in pista stavo fisicamente meglio rispetto agli altri giorni. Al tiro due errori sono un po’ troppi con queste condizioni abbastanza facili, ad esclusione del freddo, e alla fine siamo tutti attaccati. Sono contento per Dido (Didier Bionaz, ndr) che finalmente ha fatto una bella gara ed è arrivato davanti a me e anche per il mio amico Vebjoern (Soerum, ndr) che è arrivato terzo.»
Il biathleta della Fiamme Gialle è ormai una delle figure più importanti all’interno della biathlon family, nel pieno dei valori di amicizia e intesa promossi dall’IBU, avendo stretto tante amicizie con gli atleti delle altre squadre, tra cui il norvegese Soerum.
«Andiamo molto d’accordo. Sono tutti delle bravissime persone e posate, molto normali, quindi è sempre un piacere parlare con tutti loro.»
Tornando alle competizioni è confortante la crescita sugli sci espressa oggi, soprattutto nelle prime due tornate, in vista della gara di domani in cui è possibile immaginare una partenza molto simile a quella di una Mass Start; per Giacomel, tuttavia, le cose non saranno proprio semplici, e la forma ritrovata può essere utile a chiudere il gap di 16’’ con il gruppo che lo precede.
«Partiremo molto attaccati. Io purtroppo sono il primo staccato dal treno di Didier, e partirò alcuni secondi alle sue spalle. Gli inseguimenti sono gare abbastanza tattiche, quindi bisognerà vedere sul momento come si mette la gara»
Infine gli chiediamo una dichiarazione sui tanti risultati a sorpresa a cui stiamo assistendo in questo avvio di stagione, come ad esempio quelli di una Germania grande protagonista che in pochi avrebbero pronosticato alla vigilia.
«Nawrath se lo merita perché anni fa era in IBU Cup, in un certo senso ha dovuto “fare le scale” da solo senza l’aiuto di nessuno e ora non solo ottiene il primo podio individuale in Coppa del Mondo ma anche la prima vittoria, che è ancora meglio. E poi tedeschi sono sul pezzo, e noi…noi siamo là!»