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Biathlon – Lukas Hofer: “Felice di come gestisco le energie, ma ora voglio provare a partire più forte”

È un Lukas Hofer soddisfatto quello che si presenta in mixed zone al termine della sprint maschile da lui chiusa al 19° posto. L’azzurro del CS Carabinieri, reduce da un anno praticamente di stop a causa dei problemi fisici, ha avuto la conferma di essere in buona condizione, facendo registrare il diciottesimo tempo sugli sci. Due i bersagli mancati, uno per serie.
«Al momento riesco ad avere una bella gestione di gara – afferma il trentaquattrenne – sto tenendo sempre energie per l’ultimo giro. Nelle prossime gare, magari anche nella sprint di Hochfilzen, dovrei provare a partire più veloce, perché oggi Samuelsson è partito fortissimo nel primo giro, magari ha perso qualcosina nel finale, ma alla fine ha tirato fuori all’inizio quei secondi che ci ha mangiato nel course time. In ogni caso ribadisco di essere contento di come sto gestendo le energie».
Ovviamente, prima di chiedere di più al proprio fisico, Hofer voleva capire a che punto fosse: «Si, volevo capire a che punto fossi. Ora so che le cose funzionano. Non sono contento di oggi perché sentivo di poter fare di più, ma faccio fatica nel freddo ed è successo anche oggi. Alla fine, però, le temperature per tutti uguali e bisogna adattarsi. In generale è stata una prestazione decente, anche se manca ancora qualcosa di quello che vorrei avere. Per quanto riguarda il tiro, in piedi finalmenbte ho trovato quello che cercavo tutti i giorni, mentre a terra sono stato un po’ lento per il freddo».
La testa è ora alla pursuit, che lo vedrà partire a 1’36" da Nawrath, praticamente con Johannes Bø, a 50" dal quinto, Dale. «Domani sarà quasi una mass start, ci si gioca tanto, siamo tutti in gruppo. Sarà fondamentale prendere il gancio giusto o un trenino e cercare di portarsi avanti. Spero non faccia troppo freddo, ma le previsioni non promettono niente di buono, visto che danno -20. Siamo un po’ al limite, però sono convinto che le gare si faranno. Nonostante il freddo, penso che sarà una bella gara, ma servirà la giusta gestione, perché la distanza è più tosta. Bisognerà essere molto concentrato sul tiro, visto che siamo vicini. Questo format mi è sempre piaciuto, vediamo cosa verrà fuori». 
In quattro gare individuali, tra uomini e donne, sono saliti sul podio dodici atleti diversi. Hofer non ha dubbi sulle motivazioni di ciò: «Come me lo spiego? No fluoro! Le competizioni dipendono tanto dai materiali. Non c’è più il dominio di una squadra, come la Norvegia, che aveva prodotti migliori degli altri. Sono convinto che senza fluoro è tutto più livellato, non ci sono ancora tantissimi prodotti, così in temperature del genere, non difficile immaginare che metà delle squadre abbiano la stessa paraffina. Poi fa la differenza lo sci. Al momento si vede che la Germania ha qualcosa in più, perché ho fatto un giro con Doll che era nel secondo, poi ho chiuso attaccato a Nawrath e ho visto come girava. Io ho fatto un bel tempo nell’ultimo giro perché avevo sempre Nawrath più o meno alla stessa distanza, sapevo che stavo facendo un giro niente male».

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