La staffetta di Östersund consegna all'Italia un bilancio fatto di ottime speranze e di voglia di lottare. Emblema di questo spirito è Lukas Hofer, tornato a gareggiare in questa stagione dopo i problemi fisici e vero lottatore fino all'ultimo metro oggi. Pochissimi i secondi che gli hanno impedito di sopravanzare l'austriaco Jakob, lasciando tanti segnali positivi, anche nei rapporti di squadra.
Al termine della gara in mixed zone l'azzurro ha subito esordito con parole da vero guerriero: “Bisogna lottare sempre, fino alla fine. Non è sicuramente una gara buttata via, anche se è da un paio di giorni che faccio un po’ fatica, non riesco a mettermi perfettamente in linea come so fare e sono arrivati due errori di troppo. Ma nel complesso non è stata una gara fatta male”.
L'azzurro non si è tirato indietro mostrando grinta da vendere provando il tutto per tutto per rosiccihare secondi preziosi all'austriaco Jakob:“Era il secondo giro in cui gli tiravamo giù 28/29 secondi, quindi era fattibile. Quando sono uscito dal poligono ci ho creduto subito e ho aperto il gas. Mi sono avvicinato, ma a metà giro ha dato anche lui un’accelerata e alla fine sono quei 2 o 3 metri che hanno fatto la differenza”.
Un ultimo pensiero l'ha volto spendere per il bel gruppo e sull'aspetto positivo che si è creato all'interno del team azzurro:
"Sono tre giovani e poi un vecchietto come me, che alza un po’ la media dell’età, però secondo me siamo un gran bel gruppo. Possiamo fare bene. Di sicuro dobbiamo limitare le ricariche. Io per primo, perché ne ho usate un quarto del totale. Migliorando su questo aspetto possiamo giocarci qualcosa di bello e lo abbiamo fatto vedere. Come trovo i giovani? Sono ormai 2 anni che non li vedo durante la preparazione. Li ritrovo molto bene, hanno fatto un gran bel salto. Si vede lo spirito di squadra, soprattutto nelle staffette. Mi fanno sentire giovane, visto che ormai in squadra sono quasi tutti nati dal 2000 in su. Secondo me questo è il futuro su cui dobbiamo puntare. Spero che proseguano su questa strada”.