Biathlon - 30 novembre 2023, 19:03

Biathlon - Dopo la staffetta, Fabio Cianciana non nasconde del rammarico: "Abbiamo pagato un po' di tensione, dobbiamo sparare con maggior convinzione e serenità"

Foto credit: Dmytro Yevenko

In mixed zone, al termine della staffetta maschile, si presenta un Fabio Cianciana un po’ amareggiato per un quinto posto che, visto l’andamento della gara, non lo soddisfa fino in fondo, in particolare per le sedici ricariche utilizzate dagli atleti azzurri che, secondo l’allenatore azzurro, non rispecchiano il valore della squadra al tiro. Ma certamente, la gara odierna dimostra anche che la squadra maschile è competitiva per essere nelle posizioni di vertice.

«Diciamo che in assoluto la quinta posizione è sicuramente un risultato positivo – afferma l’allenatore valdostano del CS Esercitoma se guardiamo all’andamento della gara non lo è, perché non abbiamo sparato bene, non vi è stata alcuna serie in cui abbiamo coperto tutti i bersagli con il caricatore. In una staffetta, le serie con zero errori fanno la differenza, se utilizzi sedici ricariche è troppo. Dobbiamo sparare meglio perché le capacità ci sono. Un quinto posto è sempre buono, ma quando vedi che sei a 55” dal podio, è giusto che ci sia un po’ di rammarico, perché sugli sci abbiamo fatto una bella prestazione, ma purtroppo abbiamo utilizzato troppe ricariche. Nelle prossime staffette possiamo fare bene».

Secondo Cianciana, proprio le aspettative alte da parte della squadra, dopo l’ottima individuale, hanno forse un po’ condizionato la prestazione degli azzurri: «Forse quanto accaduto al tiro è dovuto a un po’ di tensione, derivata dalla consapevolezza di avere una staffetta competitiva, perché sugli sci stiamo bene. Ciò ha fatto prevalere un po’ di nervosismo in più rispetto al solito. Sapevamo di poter lottare per il podio».

Proprio la prestazione odierna ha però convinto l’allenatore azzurro che i margini di miglioramento di questa squadra sono tanti: «Certamente abbiamo margini alti, perché il tiro odierno non contraddistingue l’Italia, noi siamo dei tiratori. La staffetta ha sempre storia a sé, ma già lo scorso anno, pur senza Luki (Hofer, ndr), abbiamo dimostrato ad Anterselva e Hochfilzen, di avere un’ottima staffetta. Qui abbiamo avuto il rientro di Luki che è importantissimo, lo ha dimostrato anche oggi, quando ha fatto vedere un ultimo giro di spessore, segnale che sta bene. Inoltre Hofer ha anche mostrato cosa significa lottare fino all’ultimo passo. Dall’altra parte Dido (Bionaz, dnr) e Tommy (Giacomel, ndr) stanno bene, mentre Elia (Zeni, ndr) oggi ha fatto grandissima frazione, mostrando un bel passo sugli sci e anche al tiro si è difeso in modo onorevole. Ora, però, dobbiamo tirare fuori le serie da zero errori per ambire al podio».

Cianciana ha ben chiaro cosa dire ai suoi atleti: «Semplice, che bisogna sparare con maggior convinzione e serenità, perché oggi volevano prendere un risultato che sapevano essere alla portata, ma forse con troppa foga, anziché concentrarsi sul lavoro, che, come sappiamo, è ciò che porta poi a ottenere i risultati».

Giorgio Capodaglio