Ad inizio stagione in Norvegia erano sicuri: senza le campionesse Marte Olsbu Roeiseland e Tiril Eckhoff, le giovani ragazze della nazionale di biathlon avrebbero impiegato un po’ a prendere confidenza con la Coppa del Mondo e non dovevano esserci aspettative su di loro. Invece questo pomeriggio, in finale al cardiopalma, le norvegesi, alla primissima staffetta di stagione, hanno strappato la vittoria dalla Svezia, che ha perso così l’opportunità di ottenere la vittoria in casa.
Una gara sontuosa per le quattro biathlete norvegesi (Marthe Krakstad Johansen, Juni Arnekleiv, Karoline Offigstad Knotten e Ingrid Tandrevold) che hanno condotto una gara di testa fin dal primo giro, con una prestazione eccellente sugli sci e solida al poligono per tutte e quattro le frazioniste, al netto delle 9 ricariche utilizzate, considerando le condizioni meteo complesse, con vento e freddo, che il campo di gara di Oestersund ha offerto alle atlete questo pomeriggio. Migliore tra le quattro sicuramente Arnekleiv nella seconda frazione, che fa il vuoto rispetto alle avversarie a partire dalla seconda metà di gara e di fatto mettendo in ghiaccio le ambizioni per il podio della sua squadra. Qualche errore di troppo per Knotten al poligono, che nulla ha potuto contro una Elvira Oeberg che ha gestito la sua performance sugli sci in vista del poligono, ma Tandrevold, la leader ormai del gruppo, riesce a riportarsi sulla testa e ad approfittare dell’enorme passo falso di Hanna Oeberg.
La Svezia, dopo aver perso terreno nelle prime due frazioni con Anna Magnusson e Linn Persson, grazie alla rimonta di Elvira Oeberg era arrivata a sparare per la vittoria con un discreto margine sulla Norvegia, ma Hanna Oeberg non solo rischia il big five con il caricatore nell’ultima serie, ma deve anche effettuare un giro di penalità, accontentandosi della seconda posizione, davanti ad una Germania (Janina Hettich Waltz, Selina Grotian, Vanessa Voigt e Franziska Preuss) che, con una prestazione pressoché immacolata al poligono con solo 4 ricariche utilizzate nelle quattro frazioni, si conferma una solida realtà dopo le prime gare della stagione e aggiunge fiducia al proprio paniere in vista delle prossime gare anche con una giovane atleta come Grotian tra le frazioniste, chiamata a sostuire Schneider influenzata.
Chiude in 8a posizione l’Italia, che ha dovuto fare a meno di Lisa Vittozzi ammalata e non ha potuto contare sulla miglior Dorothea Wierer, ancora in convalescenza; sul risultato delle azzurre pesano i due giri di penalità di Samuela Comola, che ha trovato una serie in piedi difficile nella seconda frazione. Positive invece le frazioni di Rebecca Passler, che ha dovuto vedersela con il traffico di un primo giro molto "agitato" con diverse cadute e Hanna Auchentaller, che approfittando degli errori delle avversarie riguadagna due posizioni per le azzurre.
Gara nelle retrovie anche per la Francia, considerata alla vigilia tra le favorite, ha chiuso in quinta posizione: dopo un’ottima prima frazione di Lou Jeanmonnot, Chloé Chevalier va in difficoltà nella seconda metà della sua frazione e porta la Francia nel giro di penalità. A causa del freddo, oltre che della fatica, dopo il cambio la biatleta transalpina è stata anche soccorsa e aiutata a lasciare la zona del cambio tanto era provata. La curiosità di vedere Justine Braisaz Bouchet e Julia Simon, che in pista si sono date il cambio tra la quarta e la quinta frazione, interagire al termine della gara dovrà attendere ancora: le due hanno avuto difficoltà rispettivamente nel tiro a terra e in quello in piedi ma, approfittando degli errori delle avversarie, sono riuscite a riportare la Francia più vicina al podio.
CLASSIFICA FINALE
1) Norvegia (0+9)
2) Svezia (1+9)
3) Germania (0+4)
4) Svizzera (0+10)
5) Francia (1+10)
6) Rep. Ceca (3+13)
7) Austria (0+7)
8) ITALIA (2+7)
9) Polonia (2+8)
10) Slovenia (4+7)
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