È ormai partita ufficialmente la seconda stagione di Coppa del Mondo senza gli atleti russi in gara. Sono molti i fondisti di livello esclusi dalla decisione della FIS di bandire la Russia dalle competizioni, in ragione dell’invasione dell’Ucraina risalente allo scorso 23 febbraio 2022. Limitandosi al semplice lato sportivo, è chiaro che la Coppa del Mondo ne abbia risentito in termini di livello generale, visti i molti russi competitivi che nelle stagioni precedenti hanno dimostrato di potersela giocare in tutte le competizioni. Da Aleksander Bolshunov, punta di diamante della squadra russa, passando per i vari Yakimushkin, Chervotkin, Spitsov, Terentev e molti altri. A prendere la parola sull’argomento è stato Federico Pellegrino, campionissimo del fondo italiano, che aveva già espresso la sua posizione in merito in un’intervista a Fondo Italia. Interpellato dalla testata norvegese Dagbladet, Pellegrino ha ribadito la sua posizione.
“Lo sport ha le sue regole e dobbiamo seguire la Carta Olimpica. In uno dei primi articoli si afferma che la politica non va mescolata con lo sport”, afferma Pellegrino. Proseguendo, il fondista italiano aggiunge: “Soprattutto nei paesi nordici ci sono troppi discorsi e pensieri politici. Lo sport non merita questo. Credo che anche gli atleti parlino troppo della situazione. Dovrebbero rispettare le regole dello sport. L’errore che fanno è mescolare politica e sport, non è responsabilità dello sport sanzionare. Coloro che in Scandinavia continuano a sostenere che non è giusto che la Russia aderisca a causa della guerra, si sbagliano. La guerra non c’entra niente con lo sci di fondo. Come praticanti, ovviamente, ci è consentito avere le nostre opinioni e io sono il primo a condannare la guerra. Non solo quella in Ucraina, ma in tutto il mondo”.
In particolare, Pellegrino si concentra sulla vera motivazione alla base dell’esclusione dei russi, che, come motivato dalla FIS, tiene in considerazione la sicurezza: "Al momento la FIS non permetterà loro di partecipare a causa del nostro modo di competere. Sarebbe un rischio farli entrare di nuovo – spiega Pellegrino – è tutt’altra cosa rispetto ad esempio al tennis, che è organizzato in luoghi che possono più facilmente garantire la sicurezza degli atleti".
Sci di fondo – Esclusione dei russi, Pellegrino: “Sanzionare non è compito dello sport. Ma sarebbe un rischio farli rientrare…”

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