Sci di fondo | 28 novembre 2023, 12:02

Previste temperature al limite a Gällivare e Lillehammer, ma la Coppa del Mondo non è a rischio: "Non siamo preoccupati"

Previste temperature al limite a Gällivare e Lillehammer, ma la Coppa del Mondo non è a rischio: "Non siamo preoccupati"

Un tratto ricorrente evidenziato dal weekend da poco concluso di gare a Ruka è stato il grande freddo a cui hanno dovuto far fronte gli atleti. Le mass start dello sci di fondo di domenica 26 novembre si sono infatti corse con temperature di -18 nella gara femminile e -19 nella gara maschile: numeri al limite del regolamento, ma pur sempre al di sopra del minimo consentito per il regolare svolgimento delle competizioni. A risentirne sono stati diversi atleti, tra cui Jessie Diggins, che ha perso un guanto e si è ritrovata con una mano congelata all’arrivo, ma anche Calle Halfvarsson e diverse atlete della squadra svedese femminile hanno evidenziato le proprie perplessità riguardo al clima estremo.

Ora però, la testa va ai prossimi appuntamenti, che per il fondo prevedono la tappa di Gällivare in Svezia, mentre salto e combinata nordica saranno di scena a Lillehammer, in Norvegia. Si prospetta un altro weekend assai freddo, che però non sembra al momento preoccupare gli addetti ai lavori. Considerato che le temperature fino a -20 permettono alla gara di andare avanti senza rinvii o annullamenti, le previsioni non fanno pensare che si dovrà correre ai ripari e le competizioni non sono a rischio. Lo conferma il responsabile eventi della federazione sci norvegese Terje Lund, che a NRK afferma: “Non siamo molto preoccupati di non poter realizzare i nostri eventi”, tranquillizzando tutti gli appassionati.

A risentire maggiormente delle temperature potrebbe essere tuttavia la competizione di Coppa di Norvegia di sci di fondo, in programma per i prossimi 2 e 3 dicembre sulle nevi di Gålå, dove il calendario prevede gare in tecnica classica il sabato e in tecnica libera la domenica. Per questo appuntamento, infatti, il regolamento differisce rispetto a quello della Coppa del Mondo: se sul palcoscenico mondiale la temperatura limite è quella di -20 C°, per la competizione nazionale il minimo è fissato a -18 C°. L’attenzione, dunque, si rivolge più alla Coppa di Norvegia, mentre la Coppa del Mondo non sembra essere in pericolo.

Fausto Vassoney