Mancano pochi giorni e anche le combinatiste saliranno sul trampolino e scenderanno in pista per aprire la loro stagione invernale. A Lillehammer, infatti, si svolgerà la tappa inaugurale della Coppa del Mondo femminile di Combinata Nordica 2023/24.
Prima dei primi salti di allenamento sul trampolino HS98 e sui 5km di tracciato nella località norvegese, Fondo Italia ha sentito Veronica Gianmoena, che ha appena terminato l’ultimo allenamento a Falun, in Svezia: un lavoro di rifinitura per ambientarsi al freddo e al buio dei paesi scandinavi, prima del trasferimento con le altre atlete della squadra di Coppa del Mondo in Norvegia. È molto serena e tranquilla, ma al contempo carica e desiderosa di portare sul campo di gara quanto fatto quest’estate, a partire dalla vittoria nei Campionati Italiani Assoluti, nel mese di ottobre scorso.
«Come tutti gli anni siamo venute al Nord un po’ prima per ambientarci al freddo e al buio, siamo state prima due giorni a Stoccolma per assestare le ultime cose e poi adesso siamo qui a Falun, domani partiremo alla volta di Lillehammer. Ormai ci siamo.» esordisce «Fisicamente mi sento abbastanza bene, sono sempre un po’ titubante prima delle gare, non si sa mai come sono le prime gare e se tutti i tasselli sono al loro posto, penso sia normale, però devo dire che fisicamente sto bene. Quest’anno ho lavorato bene, con continuità, non ci sono stati infortuni o altre cose che hanno un po’ condizionato la preparazione. Stranamente non sono agitata, di solito lo sono, però quest’anno sono moto tranquilla. So che abbiamo lavorato bene quindi ho molta fiducia nel lavoro che abbiamo fatto e non so come sarà dal punto di vista dei piazzamenti ma diciamo che quell’aspetto mi interessa poco. Ho proprio voglia di iniziare, di buttarmi nella mischia, di divertirmi e di far fatica.»
Oltre ai Campionati Assoluti Italiani, vinti a suo dire “inaspettatamente”, l’ultima competizione internazionale è stato il Summer Grand Prix dove già si erano viste delle buone prestazioni. Ora, però, bisognerà lavorare per portare quelle prestazioni anche nel circuito di Coppa del Mondo.
«Gli anni scorsi partivo già con un obiettivo in termini di risultato, pensavo anche alle avversarie. Quest’anno credo più in me stessa e nel lavoro che ho fatto, ho solo voglia di concentrarmi su di me e di spingermi al limite. Questo l’ho realizzato anche dopo i Campionati italiani, indipendentemente dal fatto che sono andati benissimo inaspettatamente, però lì sono arrivata al limite e ho proprio voglia di portare queste sensazioni in Coppa del Mondo. Sono sempre delle gare (quelle estive, ndr) di assetto, siamo partiti già ad inizio stagione con l’idea di non puntare su queste gare, ma erano piuttosto delle gare di passaggio per capire se la preparazione stesse andando bene o meno e sono arrivati risultati importanti e secondo me è stato tutto grazie allo staff che abbiamo adesso. Ci siamo dati fiducia reciprocamente e il clima che si è creato all’interno della squadra ha portato questi frutti. Il segreto sarà continuare ad avere questo clima di squadra e veramente di famiglia per tutta la stagione.»
Un inverno che parte quindi con grandi cambiamenti: in squadra, con il nuovo staff, ma anche in termini di attrezzatura, sia nel salto che con gli sci. Novità che in parte spaventano la 28enne del C.S. Carabinieri, ma solo in parte.
«Da giovane ho avuto la “fortuna” di cambiare tanti allenatori quindi mi ritrovo in squadra con tanti allenatori con cui avevo già lavorato, di cui mi fido molto e il risultato si è visto. La tuta di salto sarà un po’ diversa quest’anno e durante l’estate non ho avuto problemi e spero sarà così anche quest’inverno. Il “no fluoro” un po’ ci preoccupa. fintanto che non sei in gara con gli altri non puoi capire bene quale sia la situazione. Abbiamo visto quello che è successo nel biathlon a Sjusjøen con Lisa Vittozzi che non riusciva a star dietro alle norvegesi e poi adesso ad Östersund ha vinto, abbiamo parlato anche con i nostri compagni di squadra che erano a Ruka lo scorso fine settimana e ci hanno detto che si sente un po’ la differenza ma sappiamo anche di avere tecnici per i materiali fantastici e che cercheranno sempre di lavorare al meglio. La speranza è che saremo tutte nelle stesse condizioni e alla fine la migliore possa uscire fuori comunque.»
Anche se garantisci di non pensare a degli obiettivi in termini di piazzamento, ci sono comunque degli obiettivi per l’atleta di Varena, anche in una stagione senza grandi eventi.
«Punto a portare questo mindset di tranquillità e fiducia anche in gara. In passato tante volte mi sentivo bene in allenamento, ero in condizione e poi ho patito la gara, nel salto ma soprattutto nel fondo. Avevo la tendenza a sottovalutarmi. Quindi mi piacerebbe avere quella cattiveria agonistica perché le potenzialità ci sono. Come risultati mi piacerebbe riuscire ad essere costantemente in top 10; ci sono riuscita due anni fa, l’anno scorso ho fatto fatica e spero quest’anno di tornarci, ma sono che sarà difficile perché tutte le atlete sono migliorate, ma non impossibile, dovrò impegnarmi al 100%.»