Si è conclusa con la conquista di un nuovo record e di 25.000 corone norvegesi, la “Ragde Indoor Challenge”, un test organizzato ogni anno dalla squadra norvegese “Team Ragde Charge”. Si tratta di una durissima prova di resistenza fisica e mentale – composta da 5.000 metri di corsa su tapis roulant con una pendenza del 10%, 5.000 metri di SkiErg con resistenza 7 e 2.000 metri su vogatore – aperta a professionisti e amatori, che volessero sfidare se stessi, ma soprattutto provare ad abbattere i vari record stabiliti negli anni. Prima della competizione di quest’anno, i due record appartenevano al maschile a Joar Thele (47 minuti e 6 secondi) del Team Janteloppet (la squadra di Petter Northug) e al femminile alla leggenda dello sci di fondo norvegese Therese Johaug (51 minuti e 23 secondi).
Nell’edizione di quest’anno, i partecipanti sono stati oltre 60 e i risultati più che soddisfacenti. A imporsi tra gli uomini è stato Johan Hoel, membro del Team Ragde Charge, capace di chiudere la fatica in 46 minuti e 43 secondi, con soli 17 secondi di margine sul secondo classificato, l’atleta della squadra norvegese di canottaggio Jonas Juel. Per entrambi il tempo è bastato per battere il record di Thele, ma, chiaramente, solo il vincitore Hoel si è aggiudicato il premio da 25.000 corone norvegesi destinato a chi avesse infranto il record. Al femminile, invece, nessuna delle atlete è riuscita a scalfire il primato di Therese Johaug, rimasto imbattuto. La migliore tra le donne è stata Anikken Gjerde Alnæs, che ha concluso la sfida in 56 minuti e 34 secondi, rifilando ben 3 minuti alla seconda classificata, ma rimanendo ben lontana dal tempo di Johaug. Dunque, niente premio in denaro per Alnæs.
Oltre a rappresentare un’ottima occasione per mettersi alla prova e misurare la propria resistenza sperando di battere gli altri concorrenti, la Ragde Indoor Challenge rimane un ottimo modo per gli atleti per testare la propria tenuta mentale e fisica: “Questo test di potenza dice qualcosa sulla capacità e sulla forza di base e richiede una solida dose di sforzo mentale – spiega Jørgen Aukland, che 4 anni fa ha ideato la challenge – Per tutti gli sciatori, questo è un test incredibilmente positivo e una sfida che ti rende migliore”.