E dire che era una riserva. Come i danesi negli Europei di calcio del 1992, Jan Thomas Jenssen è stato chiamato in gara all’ultimo momento e ha vinto al ritorno in Coppa del Mondo tre anni e otto mesi, complici anche dei problemi alla schiena che non gli hanno dato tregua. Una gioia indescrivibile per il classe 1996, che ha sostituito Sjur Røthe nel migliore dei modi, facendo sua tra lo stupore generale la mass start di 20 km di Ruka, battendo ieri Michal Novak (altro nome che non ti aspetti) e conquistando il primo successo in Coppa del Mondo.
«Questa vittoria vuol dire tantissimo. È difficile dire esattamente cosa significhi. Adesso so che posso farcela sul palcoscenico più grande», questo il suo commento ai connazionali di VG. «Ci sono molte cose che passano per la testa e che non posso dire ai media, ci sono così tante persone che devo ringraziare e coloro che meritano di essere ringraziati sanno che questo messaggio è per loro».
«Questa vittoria vuol dire tantissimo. È difficile dire esattamente cosa significhi. Adesso so che posso farcela sul palcoscenico più grande», questo il suo commento ai connazionali di VG. «Ci sono molte cose che passano per la testa e che non posso dire ai media, ci sono così tante persone che devo ringraziare e coloro che meritano di essere ringraziati sanno che questo messaggio è per loro».