Biathlon - Beatrice Trabucchi ha voglia di riscatto: "So di poter fare meglio, non vedo l'ora di tornare in pista nella sprint"

L'emozione dell'esordio, ma soprattutto la poca abitudine a tutto il contorno, totalmente diverso rispetto all'IBU Cup, hanno mandato un po' in confusione Beatrice Trabucchi in occasione del suo debutto in Coppa del Mondo.

Reduce da un'estate molto positiva e le due ottime prestazioni di Sjusjøen, la valdostana del CS Esercito è caduta in una giornata negativa nell'individuale che l'ha vista prendere parte alla sua prima Coppa del Mondo. Dispiaciuta della sua prestazione, Trabucchi crede di aver proprio pagato la totale inesperienza in questo contesto: «Alla vigilia non mi sentivo nemmeno tesa, ma evidentemente lo ero - ha ammesso Trabucchi a Fondo Italia - questi cinque errori al tiro non mi rappresentano, so che posso fare meglio, quindi mi bruciano un po'. Forse non ero concentrata al massimo, perché qui è un ambiente un po' diverso. Ho voglia di rifarmi. Cosa cambia? Intanto il pubblico, anche se, come mi hanno detto, qui non è tantissimo rispetto ad altre tappe, ma io vengo dall'IBU CUP, dove non c'è nessuno. Il contesto è diverso, mi devo abituare. So di poter fare meglio».

Trabucchi è molto motivata dalla sua voglia di riscattare questa prestazione: «Non vedo l'ora di tornare in pista venerdì e rifarmi. Sugli sci ho visto che sono andata come le mie compagne di squadra, quindi se sparo come loro posso avere gli stessi risultati. Sono felice dei miei progressi sugli sci, perché il lavoro che ho fatto sta venendo fuori. Oggi (ieri, ndr) sono stata anche due o tre giri con Magnusson, che fino a poche settimane fa vedevo solo in televisione».