ÖSTERSUND – Avevamo già visto un Didier Bionaz molto convincente nella due giorni di gare norvegesi a Sjusjøen, capace di essere, nonostante qualche difficoltà sugli sci, il primo degli stranieri dietro il solito capannello di atleti di casa. Oggi però, nella staffetta mista che vale al quartetto azzurro il terzo posto dietro a Francia e Norvegia, per il valdostano sono arrivate molte conferme, con una prima frazione di altissimo livello. Ai microfoni di Fondo Italia ha raccontato le sue sensazioni sulla propria prestazione al termine della propria frazione.
«Sono molto felice per il podio, sapevamo di avere delle belle chances, perché abbiamo già visto di poter far bene con questa squadra. Abbiamo fatto bene, alla fine non siamo arrivati lontani nonostante qualche peripezia. Questo vuol dire che la squadra c’è, ha un’ottima forma. Io sono molto contento di aver iniziato così anche perché sono ancora ai miei primi podi ed è sempre emozionante» ha commentato «È arrivata più di una conferma, meglio di quello che pensavo. Mi sentivo bene già in allenamento, poi questa mattina in riscaldamento sentivo che la gamba girava bene, però non credevo così bene. Poi nel primo giro vedevo che ero davanti e mi lasciavano fare quindi mi sono reso conto che le gambe giravano bene sul serio e ho preso fiducia. È stata un’ottima gara, mi dispiace un po’ per il tiro a terra, penso di poter far meglio di così, ho sentito un po’ la tensione della prima gara, poi per fortuna sono riuscito a chiudere con uno zero in piedi, non così veloce ma era importante chiudere con lo zero. Poi ultimo giro a tutta, è stato molto divertente, bello essere davanti con i big»
Punto chiave di questa prestazione sopraffina sicuramente la crescita sugli sci, evidente nel confronto diretto con avversari di peso.
«L’anno scorso con due ricariche avrei accumulato molto più distacco di così. Sicuramente sono stati fatti dei grandi passi avanti molto importanti. È solo una gara, speriamo di mantenere questo trend il più lungo possibile, ma facciamo un passo alla volta, però da molta fiducia»
Naturalmente questa performance porta una gestione della gara completamente differente, anche dal punto di vista mentale.
«Quando ho visto che riuscivo a stare con Fillon Maillet e continuavo a recuperare secondi ho capito che si poteva fare, quando sono al poligono ho visto Tarjei Boe e Quentin (Fillon Maillet, ndr) davanti ho pensato di poter andare a prenderli ed è una cosa che non era mai successa, quindi mentalmente c’è stato uno scatto che non avevo mai avuto prima ed è stato davvero molto bello, molto emozionante»
Infine, il 23enne del C.S. Esercito si lascia andare ai ringraziamenti d’obbligo, per chi gli è stato vicino in questi anni.
«Molto orgoglioso, chi mi è stato vicino sa che ho patito molto anche a livello mentale negli ultimi anni quando le cose non andavano come sapevo che sarebbero potute andare. Devo ringraziare i miei allenatori, Andrea (Zattoni) e Fabio (Cianciana), che non hanno mai smesso di credere in me, mi hanno sempre incitato e anche tutti gli altri nel team che hanno sempre visto in me delle potenzialità.»
Biathlon – La gioia palpabile di Didier Bionaz dopo il podio nella staffetta mista: “Mentalmente c’è stato uno scatto mai avuto”

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