Biathlon - 25 novembre 2023, 18:10

Biathlon - Dorothea Wierer: "Felice per il podio; io ho sofferto tanto in pista ma è normale sia così; domani speriamo di sopravvivere"

Foto credit: Pentaphoto

ÖSTERSUND - Alla prima stagionale di Coppa del Mondo, l’Italia ha conquistato subito il suo primo podio stagionale nella staffetta mista. Un risultato che ovviamente fa felice Dorothea Wierer, alla sua prima competizione sugli sci, dopo aver saltato Sjusjøen per malattia e aver successivamente lottato contro il tempo per recuperare dalla febbre alta che l’aveva colpita appena una settimana fa.

Impossibile chiederle di essere già in grande forma sugli sci. Come ci si aspettava, Wierer ha sofferto tanto in pista, ma da grande fuoriclasse qual è, ha fatto la differenza al poligono, utilizzando una sola ricarica e mantenendo la lucidità nonostante la fatica.
La trentatreenne di Anterselva ha parlato a Fondo Italia dopo la gara, analizzando con grande lucidità la sua prestazione: «Sono molto contenta che siamo riusciti a salire sul podio. Ovviamente ho sofferto tanto oggi, perché comunque per me è stato un avvicinamento alle competizioni molto difficile, se penso che pochi giorni fa avevo ancora la febbre e non ero nemmeno sicura che sarei venuta a Östersund. Insomma, credo sia anche normale che mi ci voglia un po’ per mettermi in sesto, perché non smaltisci la febbre in un giorno. Bisogna accettare che oggi la situazione è questa. Spero solo che gara dopo gara vada migliorando».

Da due anni Wierer si allena con gli atleti della squadra maschile e ha un bel rapporto con i suoi compagni. Per questo motivo al termine della gara, l’azzurra è felicissima per l’ottima prestazione di Bionaz: «Dido è stato bravissimo, ha fatto un bel passo avanti rispetto all’anno scorso e sono felicissima per lui. Devo dire che abbiamo proprio un team competitivo».

In vista dell’individuale di domani, Wierer si tiene ben stretta la buonissima prestazione al tiro, ma è consapevole che sarà davvero dura su 15 km: «Sono sicuramente contenta del mio tiro. Ora si guarda a domani, dove spero di sopravvivere (ride, ndr). Sono consapevole che sarà molto dura».

Giorgio Capodaglio