Nella fredda Ruka è il nome di Emma Ribom, classe 1997, a imporsi nella sprint a tecnica classica, gara inaugurale della Coppa del Mondo femminile, e a riscaldare i cuori dei tifosi assiepati sugli spalti. Nella tiratissima finale la svedese ha dominato dalla salita in poi, confermando il risultato dell’anno passato. Seconda la compagna di squadra e campionessa del mondo in carica Jonna Sundling, in terza posizione la norvegese Kristine Stavaas Skistad. Ai piedi del podio altre due svedesi nell’ordine Frida Karlsson e Linn Svahn. Ultima della finale la padrona di casa Jasmi Joensuu.
Lo squadrone svedese sin dal mattino è in subbuglio per la mancata qualifica di Maja Dahlqvist, già l’anno scorso non ebbe fortuna con il tracciato cadendo in finale e quest’anno la fatica ad entrare in forma ha fatto sì che non fosse della partita nel tabellone finale. Le altre compagne di squadra hanno saputo in massa conquistare le semifinali con cinque delle sei partecipanti qualificate alla prova pomeridiana. Dominio che si è concretizzato in finale.
L’impegnativo tracciato di Ruka, velocizzato dai continui passaggi, ha regalato sin da subito emozioni forti con qualche esclusa di peso dalle semifinali. La rossocrociata Nadine Faehndrich, tra le favorite alla vigilia e seconda nel 2023 nella coppa sprint, causa eccesso di controllo tra le atlete nella parte iniziale della batteria non è potuta avanzare come lucky loser; per lei solo le briciole nella prima prova stagionale.
La sorpresa della giornata può essere riscontrata nella convincente prova di squadra in classico da parte delle statunitensi: Julia Kern, Rosie Brennan e Jessie Diggins (giovate da sci preparati in maniera ottimale). Hanno saputo lasciare il segno in ogni fase della gara e grazie ad una condotta intelligente si sono meritate l’accesso nelle fasi avanzate.
Caterina Ganz non è riuscita a procedere oltre le batterie, ha sofferto la lunga e dura salita che caratterizza l’ultima parte del tracciato. Ha dimostrato comunque di essere cresciuta, lo staff tecnico crede in lei e in primis il responsabile tecnico Markus Cramer. L’anno scorso non riuscì a superare le qualificazioni, quest’anno c’è stato un passo in avanti concludendo in 30ima posizione.
CLASSIFICA FINALE TOP 10
1° E. Ribom (SWE)
2° J. Sundling (SWE)
3° K. S. Skistad (NOR)
4° F. Karlsson (SWE)
5° L. Svahn (SWE)
6° J. Joensuu (FIN)
7° J. Diggins (USA)
8° J. Kern (USA)
9° R. Brennan (USA)
10° K. Hennig (GER)
Le italiane
30° C. Ganz