Problemi di abbondanza in casa Svezia. La nazionale femminile pullula di atlete competitive, a differenza di quanto accade tra i colleghi maschi, e in questo anno senza i Mondiali diverse specialiste delle distance saranno probabilmente protagoniste di più Sprint, in modo da conquistare preziosi punti aggiuntivi in Coppa del Mondo.
La Svezia, tuttavia, le sue specialiste sul breve le ha: per citarne alcune, Maja Dahlqvist, Linn Svahn, Emma Ribom e Jonna Sundling. A queste si aggiungeranno nella Sprint di Coppa del Mondo di Ruka Frida Karlsson, Johanna Hagström e Moa Lundgren. Non sarà della gara Ebba Andersson: malgrado si sia allenata per migliorarsi nella Sprint, la classe 1997 è stata eliminata in semifinale nella Gällivarepremiären e dunque si concentrerà sulla 10 km a classico e sulla 20 km a skating in programma rispettivamente sabato e domenica in Finlandia.
«È dura nella Sprint. Lo sappiamo tutti e il risultato di Ebba non è stato sufficiente. Questo dimostra quanto sia dura la competizione in squadra», ha dichiarato l’allenatore della squadra femminile Stefan Thomson a Expressen.
Anche le atlete sono consapevoli del livello di competitività interno alla squadra e delle difficoltà di mantenere un equilibrio tra sprint e distance. Per Andersson «è molto più semplice per uno sprinter diventare bravo sulla resistenza che il contrario», come ha ammesso a SVT. Per Lundgren la lotta «non è mai stata così dura», mentre per Dahlqvist, invece, l’asticella interna alla nazionale è talmente in alto chiunque prevalga avrà poi serie possibilità di vittoria finale: «Se hai un posto in squadra puoi vincere, è così. Abbiamo tante ragazze forti».
Sci di Fondo – Svezia femminile, la lotta interna non è mai stata così dura: i commenti all’esclusione di Andersson dalla Sprint di Ruka
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