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Sci di fondo

Sci di fondo – Jules Chappaz ha le idee chiare: “Punto sugli eventi del 2025 e 2026, quest’anno voglio scoprire i miei limiti”

Un grande talento, che ha faticato a esprimersi nei suoi primi anni da senior anche a causa di alcuni infortuni. Ora Jules Chappaz è pronto però a confermarsi in Coppa del Mondo, dopo una stagione molto positiva come quella passata, la prima interamente vissuta nel massimo circuito mondiale, nella quale ha anche colto un clamoroso bronzo nella sprint del Mondiale di Planica, quando tutti i francesi aspettavano Jouve o Chanavat.
Anche l’ultima estate, però, non è iniziata al meglio per Chappaz che si è rotto il pollice tanto da saltare anche le gare estive in Scandinavia. «Mi sento che è ormai tutto alle mie spalleha affermato Chappaz a Ski Chronoposso dire che ora tutte le luci sono per lo più verdi. Ho scelto di non fare le gare estive in Scandinavia, perché a causa dell’infortunio ho fatto due mesi di allenamento e corsa a casa. A metà luglio ho ripreso a sciare e non avevo voglia di partire per fare delle gare, piuttosto avevo bisogno di ripristinare l’intensità e costruire una vera preparazione».
Il francese, classe 1999, è tornato quindi sulla passata stagione, la prima trascorsa per intero nel circuito di Coppa del Mondo: «Non mi aspettavo assolutamente di essere a questi livelli. Ho concluso 12° nella classifica di specialità sprint, quando l’obiettivo era solo superare quante più qualificazioni possibili e poi vedere fino a che punto potevo arrivare. Alla fine le ho superate tutte, il che mi ha permesso di acquisire molta esperienza. Fare un anno intero mi ha permesso di conoscere le piste, perché in molte non avevo mai gareggiato e nelle sprint è importante conoscerle per l’aspetto tattico».
Una stagione che ha portato anche la medaglia mondiale a Planica, certamente oltre ogni più rosea aspettativa: «Ho passato un mese di gennaio complicato, ma appena terminato il Tour de Ski mi sono messo in modalità “Preparazione Mondiale”. La mia forma è aumentata a poco a poco e sono arrivato lì completamente carico. Mi sentivo bene, erano i miei primi Mondiali, quindi volevo dare il massimo. Ero davvero spensierato, finché non ho oltrepassato il limite e mi sono detto: "È pazzesco quello che hai appena realizzato". Quella sensazione di essere spensierato era davvero così bella, ma non vedo l’ultima stagione solo come quella della medaglia. La vedo come una stagione completa in cui ho davvero raggiunto traguardi importanti e mi ha dato una grande spinta per il futuro». 
Il 2023/24 sarà un anno particolare, nel quale non sono in programma eventi particolari come Mondiali od Olimpiadi. Per questo motivo Chappaz, così come tanti altri atleti, la vive più come una preparazione in vista dei grandissimi appuntamenti che arriveranno nelle prossime stagioni: «Ho avviato un progetto che punta ai grandi eventi in programma nel 2025 (Mondiale di Trondheim, ndr) e 2026 (Olimpiadi di Milano Cortina, ndr). Quindi durante questa preparazione ho cercato soprattutto di trovare i miei limiti fisici, sul volume ad esempio, e mentali, sul coinvolgimento che posso mettere in atto al di fuori dell’allenamento, per poi copiarlo nei prossimi inverni. Il 2023-2024 lo vedo davvero come una stagione di prova per continuare a lavorare e cercare di conoscermi meglio affinché tutto sia a posto prima delle Olimpiadi».

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