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Biathlon

Biathlon – Hofer: “Ho pensato al ritiro, ma non è da me arrendermi. E ora sto bene”

Lukas Hofer è tornato. La gara in Val Martello, l’unico test di preparazione in vista della Coppa del Mondo, è stata un dominio del carabiniere di San Lorenzo di Sebato, ma naturalmente in questa fase non sono i risultati, bensì le sensazioni a contare. Soprattutto per uno come Hofer, reduce da tanti, troppi infortuni, che gli hanno impedito di partecipare alla Coppa del Mondo 2022-23. 
Era dai Mondiali di Oberhof che Luki non indossava un pettorale di gara. Ai microfoni dell’Ibu ha spiegato le difficoltà di questi mesi: «Spero che gli interventi chirurgici abbiano risolto tutto, soprattutto per quanto riguarda la mia spalla sinistra. A volte devo ancora prestare attenzione al tendine del bicipite, ma tutto il resto è risolto. Mi sento davvero bene. Gli altri problemi con i tendini degli stinchi sono davvero strani perché non li ho mai avuti prima. Non avevo idea che si potessero avere così tanti infortuni, soprattutto dopo aver affrontato il Covid-19».
Normale che dopo un calvario del genere si pensi anche al ritiro: «C’è mancato davvero poco. Ho affrontato la staffetta dei Mondiali di Oberhof come se potesse essere l’ultima. Ero al punto in cui non sapevo se sarei migliorato e se sarei stato in grado di risolvere tutto. Mi sono detto che se fossi riuscito a tornare in forma normale e ad essere il solito Luki, avrei continuato. Dopo l’intervento al ginocchio e la sistemazione delle altre cose, ho pensato di ripartire da zero e cercare di risalire, passo dopo passo. A metà estate ho visto che il mio corpo stava rispondendo abbastanza bene. A quel punto, parlando con Johannes, ho detto: ‘Non è da me arrendermi. Sono stato educato da mia madre e mio padre che mi hanno sempre insegnato a provare finché non è tutto finito’. Andrò avanti, proverò di nuovo e tornerò come prima dopo aver fatto tutti gli sforzi».
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