La battaglia tra Johannes Klæbo e la federazione di sci norvegese va avanti e, soprattutto, non si sa quando terminerà. A meno di tre settimane dall’inizio della Coppa del Mondo, il campione in carica non ha ancora raggiunto un accordo "di buon vicinato" con la federazione. Emil Iversen, anche lui fuori dalla nazionale sebbene non per sua scelta, ha commentato la confusione che regna nella squadra norvegese.
«Probabilmente ci sono molte persone che si pongono molte domande. È una situazione che non fa comodo a nessuno. Nessuno ha tratto beneficio da questa vicenda», queste le sue parole a TV2. «A Johannes piace fare le cose a modo suo. Sicuramente avere la libertà significa molto per lui».
«Probabilmente ci sono molte persone che si pongono molte domande. È una situazione che non fa comodo a nessuno. Nessuno ha tratto beneficio da questa vicenda», queste le sue parole a TV2. «A Johannes piace fare le cose a modo suo. Sicuramente avere la libertà significa molto per lui».
Iversen sta recuperando il massimo della forma allenandosi "in privato" con un team composto perlopiù da alcuni membri della famiglia. Il suo obiettivo è quello di riconquistare il posto in élite, ma non vuole che arrivi solo per le beghe tra Klæbo e la federazione: «La questione va avanti da tempo e la squadra non pensa a queste diatribe, spero e credo che la fine di questa vicenda si stia avvicinando. Anche se forse ci è voluto un po’ più tempo di quanto tutti sperassero. Johannes ha uno slot in Coppa del Mondo, mentre io non ci sarò. Se lui e la nazionale non trovassero un accordo, allora salirei di un posto nella lista per la maggior parte delle gare, ma nessuno di noi la pensa così. Se non ci sono i migliori, si rovina il prodotto. Non è questo che voglio».
A complicare la situazione c’è anche il referto della Confederazione Sportiva Norvegese (NIF) sulla questione dei diritti di immagine: ieri è stato ribadito come questi ultimi siano detenuti dagli atleti.