Campioni olimpici e mondiali del calibro di Marit Bjœrgen e Dominik Windisch si sono dilettati nella maratona più famosa del mondo, quella di New York City nel 2023. Quest’anno è stata la volta dell’ex fondista azzurra Elisa Brocard, che si è messa alla prova domenica scorsa (5 novembre) con i 42,195 chilometri nella capitale dell’omonimo Stato degli USA. A suo fianco c’era il compagno e preparatore Eric Benedetto, ex preparatore atletico di Federico Pellegrino e della Nazionale di fondo. Quest’ultimo l’ha guidata nell’impresa di concludere la 52esima edizione dell’evento della "Grande Mela".
L’azzurra ha chiuso con il tempo di 3h09’51". "Un sogno nel cassetto, di uno che non sai mai se alla fine riuscirai ad aprirlo… E invece eccomi qui! Alla partenza della mia prima maratona" aveva scritto sul suo profilo Instagram sabato scorso. Il pettorale numero 8227 ha concluso in 231esima posizione, un risultato niente male, con un distacco di circa 32′ dalla vittoriosa kenyota Hellen Obiri.
L’ex rappresentante della Nazionale italiana di sci di fondo e ora allenatrice del CS Esercito, ha conquistato in carriera ottimi risultati in tutte le distanze dello sci di fondo, dalle sprint alle 50 chilometri. Nata nel 1984, Brocard ha chiuso 29esima la Coppa del Mondo di specialità "Distance" (lunga distanza), come miglior risultato, nel 2018. L’atleta valdostana ha partecipato inoltre a 9 gare dei Giochi Olimpici, 7 individuali e 2 a squadre, mentre le partenze totali in Coppa del Mondo sono 162 (solo individuali).
La nazionale di Ski Alp al gran completo si trova da lunedì 6, sulle nevi di Cervinia per un mini raduno che si protrarrà sino a venerdì 10 novembre. Il gruppo degli sprinter denominato Milano-Cortina 2026, torna a riunirsi con il resto del gruppo azzurro, team del quale fa parte anche uno tra i grandi senatori, Robert Antonioli. Abbiamo incontrato il pluricampione del mondo e detentore di 3 sfere di cristallo overall, sabato sera a Bormio nell’ambito dell’incontro inaugurale stagionale di Ski Trab. Con la rinomata onestà e schiettezza che lo contraddistingue, il quasi 33enne alpino della Valfurva ha affrontato anche il discorso olimpico, ammettendo che non sarà di certo facile entrare a far parte della ristretta cerchia azzurra di sprinter, ma se la giocherà fino in fondo.