Home > Notizie
Salto

Salto con gli sci – Fuga di notizie in Norvegia: il manager del salto Clas Brede Bråthen apre a una parziale rottura con la Federazione norvegese di Sci.

Mancano poche settimane all’apertura della stagione di Coppa del Mondo nelle varie discipline invernali, le squadre sono impegnate negli ultimi allenamenti in vista delle prime gare internazionali, eppure in Norvegia gli sport invernali riescono comunque a riempire le prime pagini di siti e giornali di settori. Oggi è il momento di Clas Brede Bråthen, direttore sportivo della squadra nazionale di salto, che venerdì mattina in un SMS rivela a Nettavisen che un documento interno da lui redatto sia finito nelle mani dei media, definendo "deplorevole" che il documento – «un approccio aperto, onesto e costruttivo rispetto alle sfide della Federazione sciistica» – sia stato divulgato.
Un paio d’ore dopo, è il sito sportivo VG a pubblicare il contenuto del documento, da cui emerge che Bråthen sarebbe intenzionato a recidere i legami finanziari della disciplina di cui è manager con la Federazione norvegese di sci; il salto resterebbe ancora sotto l’egida federale, ma dovrebbe essere finanziariamente indipendente: questa nota rivela dunque una chiara sfiducia della disciplina nordica nei confronti dell’amministrazione della federazione.
"Per come è strutturata l’organizzazione, è difficile superare il fatto che la Federazione sia stata costruita per un periodo diverso e adattata principalmente all’interesse della maggioranza, che è lo sci di fondo" scrive Bråthen nella nota "La situazione è drammatica e probabilmente solo una NSF Jumping autonoma come entità giuridica propria può garantire il futuro della Norvegia come la nazione di salto più importante del mondo".
"La direzione del Salto con gli Sci ha sperimentato per molto tempo una mancanza di impegno e supporto da parte della direzione centrale federale, compreso il Consiglio. Ciò ha molto probabilmente portato a una mancanza di comprensione della natura unica del salto con gli come sport di nicchia con un ampio mercato commerciale, cosa ben documentata attraverso personaggi televisivi e mediatici internazionali" continua Bråthen nel documento leakato, reputando che un eventuale ridimensionamento della disciplina avrebbe conseguenze importanti anche a livello centrale per la Federazione di sci: il ds è convinto, tra le altre cose, che molte importanti competenze del salto norvegese finirebbero inevitabilmente all’estero assieme ad allenatori e tanti altri professionisti che ruotano attorno alla disciplina degli sci larghi.
"La posizione della nazionale di salto come tra più importanti al mondo viene messa in discussione, e la Norvegia si sta rapidamente trasformando dall’essere una nazione di serie A a diventare una nazione di serie B o C "
Interpellato da Nettavisen, il direttore sportivo conferma che il suo scopo non era altro se non quello di dare al segretario generale e ai membri del Consiglio un’idea di come appare la situazione dal suo punto di vista e contribuire a prendere decisioni importanti su una base più ampia.
"Rimango fedele a tutto ciò che è stato scritto e ci ho dedicato molto tempo. Non c’è altro scopo in questo se non quello di creare un futuro migliore per lo sport del salto e per l’associazione dello sci" spiega Bråthen, nell’SMS inviato questo venerdì mattina per rispondere alla divulgazione del testo "Poiché la nostra filiale è stata presentata come una sfida per la comunità, e talvolta sperimentiamo che la stessa comunità può essere limitante per il nostro sviluppo, mi sono preso la libertà di dare suggerimenti su come procedere. Come i media hanno inquadrato ciò che è stato scritto e in che modo lo faranno è difficile da prevedere, ma per me è importante che voi, come veri amici del salto, sentiate le mie intenzioni al riguardo"
Quello tra Bråthen e la Federazione Norvegese di Sci è un conflitto che si trascina dall’agosto del 2021, quando si è saputo che la Federazione non avrebbe prolungato il contratto di un anno con l’allora direttore sportivo che ricopriva l’incarico dal 2004. Stando a VG, la direzione federale sosteneva, tra le altre cose, che Bråthen mancasse di trasparenza nella gestione finanziaria; tuttavia sia il team di salto che gli sponsor hanno reagito con forza a questo licenziamento, chiedendo che Bråthen continuasse a ricoprire il suo incarico, mentre lo stesso Bråthen ha intentato una causa contro la Federazione. Un accordo è arrivato solo dopo due mesi con la nomina ad allenatore della nazionale, mentre Ståle Villumstad veniva posto alla direzione sportiva. Nel novembre dello scorso anno, però, Bråthen è tornato come direttore sportivo.
Oggi il ds ritiene che quell’attrito di ormai 2 anni fa porti ancora problemi al settore del salto, che avrebbe perso, a causa della mancanza di un main sponsor, diverse decine di milioni di corone norvegesi (qualche milione di euro) in sponsorizzazioni.
"Le azioni della direzione nel 2021 hanno gravemente danneggiato il salto e successivamente i conflitti interni nei settori dell’alpino e del fondo hanno avuto un impatto negativo anche sul settore salto.” si legge nella nota “I conflitti contribuiscono a definire la percezione della Federazione come organizzazione dalla parte degli sponsor" 
La presidente della federazione sciistica norvegese Tove Moe Dyrhaug ha ammesso a VG di essere a conoscenza del documento, ma dice che non sarà il Consiglio federale a occuparsene, dimostrando ancora una volta una certa incapacità di reazione e innovazione da parte degli organi federali norvegesi.
«La questione deve essere prima esaminata dal Comitato del Salto e le raccomandazioni devono essere fatte dal Comitato del Salto fino alla Commissione Federale. Poi la questione potrà eventualmente essere elaborata lì e il Board, ovvero il Parlamento dello sci, potrà decidere. Noi siamo organizzati così»

Share:

Ti potrebbe interessare

Image
Image
Image