Per lungo tempo Constantin Schmid è stato considerato una promessa del salto con gli sci tedesco, ottenendo diverse medaglie nei Campionati del mondo junior, medaglia a squadre ai Giochi olimpici e ai Campionati mondiali di volo con gli sci, e ha anche un podio individuale in Coppa del mondo.
In Germania si sperava e si aspettava che il suo talento esplodesse definitivamente; tuttavia, dopo la sua migliore stagione in Coppa del Mondo, quella 2019/20, conclusa al sedicesimo posto in Coppa del Mondo, trovando il podio a Rasnov con un terzo posto, Schmid vive ormai da tempo una fase di stagnazione, dove l’unico bagliore è stato il settimo posto nella gara sul trampolino normale ai Mondiali di Planica dell’inverno scorso.
«Sono arrivato in Coppa del Mondo a 17 anni ed è stata sempre in salita. Tuttavia, negli ultimi due anni, il mio sviluppo è rimasto fermo. All’improvviso ti ritrovi a sbattere contro un muro. Non ero sicuro di come fossi arrivato a questo punto. Mi sentivo come se fossi scivolato in questa situazione. Ma non potevo lasciare perdere e quest’estate ho preso attivamente provvedimenti per contrastare la situazione. Questo non solo mi aiuterà nello sviluppo sportivo, ma sarà anche una buona base per la vita al di fuori dello sport» ha spiegato il tedesco in un’intervista a Chiemgau24.de.
Il saltatore 23enne ammettere di non essere cresciuto negli ultimi anni quanto lui stesso aveva inizialmente ipotizzato, ma è determinato a non guardare indietro e scavare nel passato.
«Ho deciso di pensare di più a me stesso. Ciò influisce a livello fisico e mentale. Vedo progressi significativi in entrambi i settori. Avevo perso la gioia di saltare con gli sci, ma è una cosa del passato. Ho dovuto rendermi conto che questo sport mi piace davvero e che non è solo il lavoro a mettermi pressione. Grazie al lavoro mentale mirato, sono riuscito a riordinare i miei pensieri e so come affrontare meglio gli intoppi»
«Ho trascorso una bella estate e ho migliorato alcune cose» assicura il saltatore con gli sci che racconta come è arrivato a chiedere aiuto dal punto di vista mentale «Volevo aumentare la velocità nel salto e, insieme al fisioterapista, mi sono concentrato soprattutto sulla stabilità. Li ho gestiti bene. Al termine delle gare estive, però, le cose non andavano come previsto. Ho messo troppa pressione su me stesso e allora ho cercato aiuto esterno.»
Per questo inverno, la prima sfida sarà ottenere un posto per la Coppa del Mondo, cosa non facile visti i cambiamenti effettuati dalla FIS in merito ai contingenti, che hanno ridotto a 5 il numero degli atleti per le squadre migliori (solo nella prima tappa, la Germania potrà contare su un sesto atleta grazie alla vittoria di Pius Paschke della Continental Cup che gli garantisce un pettorale personale).
«Questa non è una situazione nuova per me, finora ho dovuto mettermi alla prova ogni anno. Ma la cosa più importante è che voglio divertirmi nel salto con gli sci e sfruttare il mio potenziale. Se riesco a farlo, il resto degli obiettivi seguirà. È un inverno senza Mondiali né Olimpiadi, ma mi aspetto comunque una stagione bella. Naturalmente ogni anno il Torneo dei Quattro Trampolini è un momento clou, ma non vedo l’ora che arrivino i Campionati mondiali di volo con gli sci, il Raw Air e il nuovo tour in Polonia.»
In Germania si sperava e si aspettava che il suo talento esplodesse definitivamente; tuttavia, dopo la sua migliore stagione in Coppa del Mondo, quella 2019/20, conclusa al sedicesimo posto in Coppa del Mondo, trovando il podio a Rasnov con un terzo posto, Schmid vive ormai da tempo una fase di stagnazione, dove l’unico bagliore è stato il settimo posto nella gara sul trampolino normale ai Mondiali di Planica dell’inverno scorso.
«Sono arrivato in Coppa del Mondo a 17 anni ed è stata sempre in salita. Tuttavia, negli ultimi due anni, il mio sviluppo è rimasto fermo. All’improvviso ti ritrovi a sbattere contro un muro. Non ero sicuro di come fossi arrivato a questo punto. Mi sentivo come se fossi scivolato in questa situazione. Ma non potevo lasciare perdere e quest’estate ho preso attivamente provvedimenti per contrastare la situazione. Questo non solo mi aiuterà nello sviluppo sportivo, ma sarà anche una buona base per la vita al di fuori dello sport» ha spiegato il tedesco in un’intervista a Chiemgau24.de.
Il saltatore 23enne ammettere di non essere cresciuto negli ultimi anni quanto lui stesso aveva inizialmente ipotizzato, ma è determinato a non guardare indietro e scavare nel passato.
«Ho deciso di pensare di più a me stesso. Ciò influisce a livello fisico e mentale. Vedo progressi significativi in entrambi i settori. Avevo perso la gioia di saltare con gli sci, ma è una cosa del passato. Ho dovuto rendermi conto che questo sport mi piace davvero e che non è solo il lavoro a mettermi pressione. Grazie al lavoro mentale mirato, sono riuscito a riordinare i miei pensieri e so come affrontare meglio gli intoppi»
«Ho trascorso una bella estate e ho migliorato alcune cose» assicura il saltatore con gli sci che racconta come è arrivato a chiedere aiuto dal punto di vista mentale «Volevo aumentare la velocità nel salto e, insieme al fisioterapista, mi sono concentrato soprattutto sulla stabilità. Li ho gestiti bene. Al termine delle gare estive, però, le cose non andavano come previsto. Ho messo troppa pressione su me stesso e allora ho cercato aiuto esterno.»
Per questo inverno, la prima sfida sarà ottenere un posto per la Coppa del Mondo, cosa non facile visti i cambiamenti effettuati dalla FIS in merito ai contingenti, che hanno ridotto a 5 il numero degli atleti per le squadre migliori (solo nella prima tappa, la Germania potrà contare su un sesto atleta grazie alla vittoria di Pius Paschke della Continental Cup che gli garantisce un pettorale personale).
«Questa non è una situazione nuova per me, finora ho dovuto mettermi alla prova ogni anno. Ma la cosa più importante è che voglio divertirmi nel salto con gli sci e sfruttare il mio potenziale. Se riesco a farlo, il resto degli obiettivi seguirà. È un inverno senza Mondiali né Olimpiadi, ma mi aspetto comunque una stagione bella. Naturalmente ogni anno il Torneo dei Quattro Trampolini è un momento clou, ma non vedo l’ora che arrivino i Campionati mondiali di volo con gli sci, il Raw Air e il nuovo tour in Polonia.»