Si è svolto nel primo pomeriggio il sopralluogo dell’impianto per bob, slittino e skeleton di Cesana, in Piemonte, da parte del Ministro degli Esteri Antonio Tajani e del Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, accompagnati dal Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
Al termine della visita, Tajani ha espresso una valutazione ben precisa su quella che è attualmente la situazione delle discipline del budello nel contesto delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: svolgere le gare fuori dai confini nazionali sarebbe, a suo modo di vedere, una sconfitta per il nostro Paese.
Come riporta Repubblica, portare le gare in Svizzera o Austria sarebbe «fuori dalla logica. Fuori dal buonsenso», ha decretato Tajani che poi ha aggiunto: «Faccio un ragionamento che qualunque padre di famiglia in Italia farebbe: le Olimpiadi sono state assegnate all’Italia, allora facciamole in Italia. Se fossero state assegnate alla Svizzera si sarebbero fatte in Svizzera, come in Austria»
Come riporta Repubblica, portare le gare in Svizzera o Austria sarebbe «fuori dalla logica. Fuori dal buonsenso», ha decretato Tajani che poi ha aggiunto: «Faccio un ragionamento che qualunque padre di famiglia in Italia farebbe: le Olimpiadi sono state assegnate all’Italia, allora facciamole in Italia. Se fossero state assegnate alla Svizzera si sarebbero fatte in Svizzera, come in Austria»
Il Ministro rilancia quella che è l’istanza portata avanti da mesi dalla regione Piemonte di integrare Cesana, già usata venti anni fa per le discipline del budello durante i giochi di Torino 2006, nel progetto Olimpico, pensando anche a quella che potrebbe essere la ricaduta turistica per il territorio.
«Un impianto che poi verrà utilizzato, attirerà turisti, significa fare il bene del territorio. Non vedo perché far andare turisti in un’altra parte di Europa e non farli venire qua in Italia. Se poi c’è un altro luogo italiano, a me basta che si faccia in Italia. Però mi pare l’unica alternativa realizzabile. C’è la volontà e l’impegno anche finanziaria da parte della Regione Piemonte. Non tocca a me la decisione, sono venuto a capire quale è lo stato dell’arte. Da profano mi pare che possa trasformarsi in stato olimpico».
Per quanto le perplessità sul futuro di una pista in Italia sorgano da più parti, così come rimettere mano ad una pista già caduta in disuso e dismessa per ragioni controverse può sembrare a molti un errore, dal punto di vista strettamente economico la regione Piemonte ha dalla sua una carta interessante da giocare, mettendosi a disposizione per anticipare tutti i costi, circa 4 milioni di euro, per la progettazione del recupero di Cesana (Torino), come spiega il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, al termine del sopralluogo all’impianto.
«Noi stiamo rimediando a un errore del passato perché chi ci ha preceduto ha rifiutato le olimpiadi che sono andate in Lombardia e Veneto. Noi vogliamo riprenderle e si è aperta questa opportunità, il governo ci ha dato questa opportunità. Tramontata l’ipotesi Cortina questa è una pista da bob che con un terzo dei soldi necessari può essere realizzata, con un anno di lavori può essere completata e soprattutto può trasformare quello che oggi è un problema in un’opportunità per il futuro del Piemonte»
«Noi stiamo rimediando a un errore del passato perché chi ci ha preceduto ha rifiutato le olimpiadi che sono andate in Lombardia e Veneto. Noi vogliamo riprenderle e si è aperta questa opportunità, il governo ci ha dato questa opportunità. Tramontata l’ipotesi Cortina questa è una pista da bob che con un terzo dei soldi necessari può essere realizzata, con un anno di lavori può essere completata e soprattutto può trasformare quello che oggi è un problema in un’opportunità per il futuro del Piemonte»