Olimpiadi - 30 ottobre 2023, 18:00

Winter World Master Games, Lombardia 2024, Manuela Di Centa: "Lo sport è un mezzo per lo sviluppo economico, turistico e sociale del territorio"

Cresce l’attesa in vista dei Winter World Master Games, Lombardia 2024, le Olimpiadi dei master, che vedranno impegnati dall’11 al 21 gennaio, atleti over 30. Sono attesi migliaia di partecipanti, che raggiungeranno gli otto comuni coinvolti con le gare, nove se si considera anche Sondrio, sede della cerimonia inaugurale.
Le competizioni si svolgeranno nei comuni lombardi di Aprica, Bormio, Chiavenna, Chiesa in Valmalenco, Madesimo e Ponte di Legno – Tonale, più quelli trentini di Pellizzano e Vermiglio, dove si svolgeranno le gare di sci nordico e biathlon.

Lo scorso weekend, in occasione della fiera annuale Modena Skipass, l’evento è stato presentato dal CEO del Comitato Organizzatore, Alessandro Mottinelli, e da Manuela Di Centa, che da anni sta lavorando a questo progetto.

«È partito tutto due anni fa – ha affermato Manuela Di Centa, orgogliosa e molto entusiasta in vista dell’evento a cui sta lavorando con il massimo impegno – quando ero consigliera dell’allora Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. Nel preparare il nostro piano strategico, abbiamo individuato nello sport un importante strumento economico e turistico. Per le esperienze che ho fatto nello sport a livello internazionale, ma anche per la mia formazione accademica, ho sempre creduto nelle sue capacità economiche e turistiche.
Abbiamo quindi deciso di concentrarci su delle competizioni che, oltre al lato agonistico di alto livello, offrissero anche altre possibilità. Così abbiamo puntato sui master, persone che fanno della gara e della competizione uno stile di vita, un piacere, ma anche una scusa per girare il mondo, qualcosa che viene aggiunto allo sport in un’età in cui fanno sport, ma anche viaggiano, si divertono, stanno bene, fanno turismo attraverso di esso.
Ci siamo così candidati, lavorando in sinergia con la Regione Lombardia».


Un evento legato anche alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. «Abbiamo puntato sulla Lombardia – ha spiegato Di Centa – pensando al fatto che le Olimpiadi hanno una capacità di attrattiva pazzesca. Infatti, quando abbiamo presentato la candidatura, erano tutti entusiasti. Forse non ne avevamo bisogno, perché in Italia vengono comunque tutti molto volentieri, però nel momento in cui ci siamo candidati, abbiamo subito pensato che questa candidatura potesse contribuire allo sviluppo di quei territori lombardi non direttamente coinvolti dalle Olimpiadi. Siamo partiti da alcuni comuni, a cominciare da Ponte di Legno, per poi svilupparci.
Ovviamente, abbiamo cercato i comuni in grado di ospitare l’evento, anche in base agli sport che avevamo. Per esempio, a Milano e dintorni non c’è un trampolino, così abbiamo guardato altrove, uscendo dalla Lombardia. Il percorso non è stato inizialmente semplice, ma abbiamo individuato in Vermiglio e Pellizzano, in Trentino, le località perfette per lo sci nordico».


Proprio grazie ai Winter World Master Games 2024, a Pellizzano è stato finalmente realizzato il nuovo trampolino, un progetto che era in piedi da tanto tempo.  «Avevamo trovato in Pellizzano un possibile candidato a ospitare le gare di salto – ha spiegato Manuela Di Centain quanto aveva già delle infrastrutture, ma bisognava ultimare il nuovo trampolino. Allora abbiamo pensato che la politica di sviluppo sul territorio passare anche attraverso l’aiutare ad ultimare un’infrastruttura. Il nuovo trampolino K68, che sarà inaugurato a breve, sarà una grande eredità che i WWMG 2024 si lasceranno alle spalle, perché lì si potranno organizzare gare internazionali. Inoltre, l’impianto potrà essere sfruttato dalla federazione e dai territori, perché utile all’allenamento giovanile. Qualcosa che mancava».

Di Centa è poi tornata sul punto iniziale: «Sono sempre stata convinta delle potenzialità economiche dello sport, anche quando studiavo all’università e non c’era ancora una grande letteratura in merito, ma era una convinzione figlia delle mie esperienze internazionali. Ho sempre perseguito questo obiettivo e ho cercato di realizzarlo una volta al fianco dell’ex ministro Garavaglia.
Nelle valutazioni che abbiamo fatto, non ci siamo chiesti soltanto quanto costasse l’evento e quanto avrebbe portato nell’immediato, ma ci siamo concentrati sul cambiamento di mentalità che può portare, le accezioni sociali sul territorio, quanta trasformazione soft power porta.
Se io non ho un terreno già fertile sul territorio, non nasce nulla, ma se già so che lì trovo persone valide e formate, allora si può creare qualcosa velocemente. Insomma, organizzare un evento del genere, è anche fare scuola, dare possibilità di crescere a determinati territori, farli sviluppare e portare ricchezza. In questo caso parliamo di turismo legato allo sport, gli iscritti vengono e si pagano tutto, viaggio, vitto e alloggio. Inoltre l’atleta non viene mai da solo e abbiamo anche la possibilità di fidelizzarli, perché ogni territorio mostra le proprie capacità in quello che ha, come luoghi di cultura».


Alessandro Mottinelli ha aggiunto: «È stata una sorpresa molto gradita aver ricevuto iscrizioni da ogni parte del mondo, anche paesi come Nuova Zelanda o Messico. Avremo, quindi, una grande presenza internazionale. Gli italiani invece sono più comodi, stanno aspettando la neve, l’ultimo momento. Ma è meglio iniziare ad iscriversi, perché la neve arriverà a breve, le piste saranno preparate al meglio. Per esempio, Vermiglio, dove si disputeranno sci di fondo, biathlon e combinata nordica, ha un impianto di innevamento su tutto il percorso. È il momento di partecipare a questa festa, che deve entrare nella mentalità degli italiani. Bisogna avere voglia di conoscere gente nuova, posti nuovi, perché così si uniscono sport e attività agonistica a quella culturale di conoscenza ed esperienza, che è la vera ispirazione dei Master Games. L’obiettivo deve essere iscriversi per vivere un’esperienza nuova, tra cui c’è anche l’eventuale vittoria della medaglia di legno proveniente dai nostri boschi».
Si perché i vincitori riceveranno tutti delle medaglie di legno, dal valore simbolico, perché l’importante è partecipare.

Ovviamente, un evento del genere, che ha visto già numerose iscrizioni, ha bisogno in particolare dei volontari: «Ne abbiamo bisogno – ha sottolineato Mottinellisoprattutto a Vermiglio, perché il calendario dello sci di fondo è molto ricco, mentre il biathlon ha una complessità organizzativa non indifferente. Sul nostro sito vi è un capitolo dedicato ai volontari, che saranno super coccolati, avranno la possibilità di conoscere gente nuova e posti nuovi. Ci auguriamo di avere a bordo anche tanti giovani con voglia di vivere questa nuova esperienza».

A Modena è stata presentata anche la mascotte, un’aquila chiamata Master Gipsy. Ricordiamo le quindici discipline: sci alpino, snow volley, sci alpinismo, pattinaggio di figura, short track, hockey su ghiaccio, sci orientamento, pattinaggio di velocità, snowboard, curling, salto con gli sci, combinata nordica, sci di fondo, biathlon e snow run.

Giorgio Capodaglio