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Sci di fondo

Sci di fondo – Dichiarazioni sparse dalla Russia: “Dove sono finiti i vichinghi? Non vedo uomini in Scandinavia”, e ancora: “Lo sport sta morendo e la FIS pianta il chiodo nella bara”

Sicuramente, lo sci di fondo internazionale è diventato meno interessante da quando la Russia è stata esclusa dalle competizioni internazionali. La FIS perde molto senza gli sciatori russi, capaci di contrastare l’egemonia norvegese con campioni del calibro di Bolshunov. Quando erano presenti, si trattava infatti di un duopolio, mentre adesso si assiste ormai a un assolo del Paese scandinavo. Lo scorso inverno la Coppa del Mondo era praticamente un campionato norvegese, "cosa che a molti non interessa particolarmente", ha detto a Match TV Nikita Kriukov, campione olimpico nel 2010. "È triste che la FIS aspetti un ordine inequivocabile da parte del CIO, dei politici e degli sponsor per riprendersi i russi", dice a il suo ex compagno di squadra Aleksandr Panzhinskiy.
Tuttavia, la presidentessa dello sci Elena Välbe non è sorpresa dal fatto che russi e bielorussi siano ancora indesiderati sulle piste di fondo a livello internazionale: "Non ci aspettavamo nient’altro", proferì. "Non voglio pensare a chi esattamente abbia influenzato la Federazione Internazionale di Sci, ma dato che questa è la politica del CIO, la FIS non può fare nient’altro", ha aggiunto a R-sport. L’allenatore di Alexander Bolshunov, Jury Borodavko, ha fornito la sua personale spiegazione, non senza far rumore: "Sembra che i Vichinghi in Scandinavia siano scomparsi. Non c’è più niente di maschile, non vedo assolutamente nessun uomo lì", dice secondo R-sport. Chiaramente l’allenatore russo si riferisce in particolar modo alla Svezia, che tramite atleti e Federazione si sono schierati contro la riammissione della Russia a più riprese. 
Ancora, il commentatore televisivo di Sci di fondo e Biathlon Dmitriy Guberniev si è espresso altresì senza mezzi termini. "Hanno sempre agito alle nostre spalle. Il fatto che noi non siamo lì è molto positivo per loro. Adesso ci sono cinque o sei posti più ai vertici delle gare. Così riescono a vincere", continua. "La FIS sta distruggendo lo sci. Lo sport sta morendo e la FIS pianta il chiodo nella bara. Si può dare alla FIS una bandiera con il teschio e le ossa incrociate, poi la potranno sventolare in Europa", dice senza giri di parole Guberniev, riferisce R-sport.

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