Un grande evento, quello organizzato mercoledì 25 ottobre dal Pastificio Felicetti, per presentare la partnership rinnovata con Lisa Vittozzi e la nuova sponsorizzazione con Tommaso Giacomel, che dalla prossima stagione avrà il pastificio fiemmese come main sponsor (VEDI INTERVISTA VIDEO, CLICCA QUI), dopo averlo portato negli ultimi anni sulla carabina.
Il giovane trentino delle Fiamme Gialle viene dalla stagione della definitiva consacrazione nel biathlon internazionale, nella quale ha vinto le sue prime medaglie iridate, ha conquistato il suo primo podio in Coppa del Mondo e soprattutto si è stabilito con una buona continuità nelle posizioni di vertice della classifica, tanto da farsi notare anche dal padrone del circuito, Johannes Bø.
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In occasione dell’evento, con al suo fianco Riccardo Felicetti, CEO dell’azienda, e Lisa Vittozzi, Tommaso Giacomel ha risposto alle domande di Dario Puppo, telecronista e giornalista di Eurosport, che ha condotto l’incontro. Il trentino è apparso ulteriormente maturato rispetto allo scorso anno, sempre molto motivato, ma anche consapevole del lavoro da fare per soddisfare le sue alte, anzi altissime, ambizioni.
Al di là dell’incidente in bici che gli ha fatto perdere alcune giornate di allenamento, l’azzurro è apparso soddisfatto del lavoro svolto: «Ho raggiunto tutti gli obiettivi mensili che ci eravamo prefissati. Possiamo andare incontro alla nuova stagione con la giusta tranquillità. Ora partiremo per il nord a sciare due settimane, ma ormai quel che è fatto è fatto, fai solo gli ultimi ritocchi, e stai attento a non ammalarti».
Giacomel sta cercando di emergere in un circuito maschile di altissimo livello: «Per certi può sembrare frustrante, perché magari, a volte, fai la gara perfetta e non vai in top ten. Per me è stimolante, ogni sportivo vuole affrontare i migliori e qui ne abbiamo di altissimo livello. Quando uno sa di aver dato il meglio di sé, non può essere deluso. Non ci sono segreti, bisogna solo allenarsi un sacco, crederci e magari anche avere un po’ di fortuna, che nel nostro sport ci vuole sempre. Per me è fondamentale la squadra, perché è la mia famiglia, dove ho Didier (Bionaz, ndr) che è come un fratello. Avere persone con cui parlare e confidarsi è molto importante».
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Nella passata stagione, Giacomel ha anche sfiorato la vittoria della classifica speciale dedicata al migliore Under 25, che gli è sfuggita soltanto all’ultima gara. L’azzurro è però schietto e sincero: «Non ci sono rimasto male, diciamo che fosse stato il pettorale giallo sarei stato più deluso (ride, ndr). Non era l’obiettivo iniziale (il pettorale blu), ero più concentrato su medaglie e podi. L’obiettivo è ora fare meglio rispetto allo scorso anno, soprattutto a inizio stagione. Abbiamo quaranta gare? Saranno quaranta occasioni per metterci in mostra e raccogliere quello per cui ci alleniamo undici mesi all’anno. Per il resto, i forti sono sempre gli stessi, possono esserci un paio di sorprese, ma non succede più spesso. La concorrenza è altissima. Non staremo lì a dormire e ad ammirare la bravura degli altri, cercheremo di fare il nostro».
Massima stima è quella che prova Tommaso Giacomel nei confronti di Johannes Bø. Il trentino ha anche svelato un simpatico retroscena, legato proprio all’ultima gara di Oslo: «Ho parlato diverse volte con Johannes Bø, è una persona posata, molto gentile e disponibile. Si è anche complimentato con me più di una volta. Ad Oslo, Johannes mi ha detto che il prossimo anno gli darò del filo da torcere (ride, ndr). Gli ho risposto che è un po’ troppo presto. Ha un motore pazzesco, è un fenomeno, non ha nemmeno bisogno di allenarsi tanto per andare forte. In estate, ho visto che postava solo foto che lo ritraevano mentre si allenava sul tappeto, a casa. Gli ho scritto per chiedergli se si allenasse sempre a casa. Lui mi ha risposto che non aveva voglia di andare fuori (ride, ndr). Credo che anche un fenomeno dell’atletica come Jakob Ingebrigtsen, se si allenasse come Bø, non raccoglierebbe gli stessi risultati. È unico».
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Giacomel ha poi commentato anche l’acquisto del truck per il service team azzurro, che verrà presentato venerdì a Modena Skipass: «Sicuramente questo faciliterà il lavoro degli skiman, che finalmente non dovranno guidare giorno e notte. Non faranno più anche gli autisti, ma solo gli skiman. Come per noi, anche per loro, che hanno un lavoro molto duro, il riposo è importante. Inoltre non dovranno più montare e smontare la skiroom come accaduto fin qui, trovando ora già tutto dentro il camion. Il truck è un bel passo avanti. So che ci avevano pensato già durante la scorsa stagione, poi hanno trovato l’occasione con gli svedesi, che stavano dando via il loro avendone acquistato uno nuovo, così sono andati a vederlo dopo Oslo e lo hanno comprato».
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Successivamente, Fondo Italia ha intervistato Giacomel per commentare la sua nuova sponsorizzazione con il Pastificio Felicetti, approfittando dell’occasione per fargli anche un po’ di domande sull’alimentazione, togliendoci diverse curiosità, anche su come cambia l’alimentazione nei vari periodi della stagione, tra preparazione e competizioni.
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Biathlon – Tommaso Giacomel: “Johannes Bø mi ha detto che il prossimo anno gli darò filo da torcere, ma è troppo presto” (VIDEO)
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