Dopo i terribili fatti di lunedì 16 ottobre in cui alcuni civili svedesi sono stati uccisi dopo l’attacco terroristico di Bruxelles, si prendono le necessarie precauzioni quando mancano poco più di 30 giorni all’inizio della Coppa del Mondo. Quest’ultima richiede spostamenti in giro per l’Europa e, quest’anno, anche negli Stati Uniti e in Canada. La Federazione svedese ha quindi chiesto agli atleti di spostarsi facendo attenzione a non mostrare segni della propria nazionalità. Di seguito le dichiarazioni degli atleti di punta dello sci di fondo svedese, chiaramente assai toccati dalla vicenda.
"È solo quando succede una cosa del genere che ho iniziato a pensare a noi che andiamo in giro con lo stemma della Nazionale. All’improvviso potrebbe rappresentare un pericolo per la tua vita e non ci avevo mai pensato prima" dice la campionessa del mondo di sci di fondo, Ebba Andersson, a TV2. Solitamente vestono durante i viaggi la divisa gialloblu della Nazionale, e girano l’Europa con le bandiere svedesi sulle borse. "Inizi a pensare a come si svolgeranno gli spostamenti in futuro. Viaggerò con la divisa della Nazionale o viaggerò come civile? Probabilmente dovrò vestirmi in modo civile, soprattutto negli aeroporti e nei luoghi dove c’è molta gente" dichiara Jonna Sundling, campionessa mondiale e olimpica sprint in carica.
"È a questo che siamo adesso, dobbiamo semplicemente accettarlo. Penso che ogni singola persona svedese possa identificarsi nella situazione che stiamo vivendo noi atleti della Nazionale, poiché quasi tutti hanno la maglia della Svezia a casa, e vivono quindi come noi la situazione che si è venuta a creare. È terribile", dice William Poromaa.
La Federazione svedese afferma di seguire da vicino la situazione e che, tra le altre cose, stanno effettuando un ulteriore giro di sicurezza intorno alle gare di Coppa del Mondo a Falun. Il manager della nazionale Anders Bystrøm afferma di avere un piano per viaggiare nello stesso modo e con gli stessi vestiti di prima. Jonna Sundling è scettica su quanto riferito da Bystrøm: "Non penso che dovresti essere sconsiderato. Quando sappiamo cosa c’è là fuori e che succedono cose terribili, allora penso che non dovremmo correre il rischio. Quello che è successo è stato terribile e non si sa dove o quando potrà accadere di nuovo", dice la vincitrice della CdM sprint.
Sci di fondo – Le parole di Sundling, Andersson e Poromaa sulle misure anti-terrorismo: “Serve cautela, non si sa dove o quando potrà accadere di nuovo”
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