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Sci di fondo

Sci di Fondo – Il tecnico svedese Lars Öberg sulle nuove misure di sicurezza: “È una questione difficile da bilanciare. Vogliamo essere orgogliosi di rappresentare la Svezia.”

Domenica sera, Frida Karlsson, intervistata da una trasmissione sportiva di SVT, aveva parlato delle nuove linee guida inviate ad atleti e allenatori dalla Confederazione Nazionale Sportiva svedese (un organo supervisore di tutte le federazioni sportive) a seguito degli attacchi di Bruxelles. Nell’intento di salvaguardare la sicurezza degli atleti, infatti, la Confederazione ha raccomandato, tra le altre cose, di viaggiare in abiti civili ed esporre il meno possibile, in contesti extrasportivi, segni di riconoscimento della propria nazionalità.
L’allenatore svedese dello sci di fondo, Lars Öberg, è intervenuto in merito durante una conferenza stampa che si è tenuta ieri a Stoccolma, come riporta Langd.se
«Monitoriamo costantemente la situazione, ma al momento abbiamo scelto di non apportare modifiche concrete alla nostra travel policy. Ne sono affetto come tutti gli altri. Quello che è successo è incredibilmente tragico e triste. Mi sono ricordato di quando, diversi anni fa, avvenne l’orribile massacro di Drottninggatan. All’epoca io stesso ero capo della polizia e l’intero corpo di polizia svedese dovette darsi da fare e lavorare insieme. E si tratta solo di constatare che è difficile sfuggire a questo tipo di autore solitario»
Al tecnico è stato chiesto quali conseguenze avranno gli eventi di Bruxelles sulle trasferte della squadra di sci di fondo nella prossima stagione.
«È una questione difficile da bilanciare. Vogliamo essere orgogliosi di rappresentare la Svezia. Vogliamo indossare la bandiera svedese sul petto, sulle braccia e sul berretto. Allo stesso tempo, siamo influenzati da ciò che accade nel mondo esterno. Rispetteremo se il singolo atleta provasse una forte preoccupazione. E non obbligheremo nessuno a indossare determinati vestiti durante il viaggio. Nelle competizioni e nei contesti mediatici invece ci comporteremo esattamente come sempre. Ma come ho detto; seguiamo costantemente la situazione e dobbiamo essere pronti a cambiare ritmo a seconda di ciò che accade nel mondo esterno».
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