Sempre più persone si interrogano su come eseguire un deposito casinò online Apple Pay. Il motivo è presto detto: il servizio di transazioni online realizzato dall’azienda di Cupertino consegue delle vette di qualità straordinaria. Con il costante impegno profuso dalla squadra di sviluppatori informatici, lo strumento di transazione elettronico ha guadagnato in breve tempo ampio spazio sul mercato.
Ancora una volta, la compagnia ha fatto centro attraverso una risposta concreta ai bisogni effettivi della potenziale clientela. Dotata di risorse pressoché sconfinate, Apple Inc. ha saputo definire un efficace piano di crescita e consolidamento. Che favorisce il godimento dell’esperienza online pure da parte degli appassionati di scommesse.
Difatti, a prescindere dal grado di alfabetizzazione tecnologica, qualsiasi utente riuscirà ad assumere presto confidenza. A volte, i canali sviluppati dalle società del settore risultano troppo complessi. Ma il genio sta proprio qui: nel semplificare al minimo la fruizione di un sistema sofisticato.
Apple Pay: le origini e la mission
Se nutrite delle speranze in proposito, sarete soddisfatti delle soglie raggiunte dalla società lanciata da Steve Jobs. Invece di peccare di presunzione, puntando esclusivamente sulla fama guadagnata in altri comparti, la squadra di lavoro si è parecchio data da fare.
Il risultato è uno dei canali più evoluti presenti su piazza, dotato di un’interfaccia intuitiva. Esattamente quanto chiedevano milioni di persone in ogni parte del mondo, desiderose di un prodotto dotato delle migliori funzionalità, senza dedicare troppo tempo nella comprensione delle dinamiche.
Nel giro di pochi anni (almeno in confronto a certe rivali, costituite a inizio millennio o addirittura prima), Apple Pay si è diffuso a macchia d’olio. Presente pure in territorio italiano, le origini risalgono al 2013, alla sottoscrizione di un’intesa con Visa, MasterCard e American Express.
Ciascuna di loro ha portato avanti un progetto in parallelo, così da definire il migliore canale possibile per adattarsi al cambiamento. Determinati schemi apparivano, infatti, ormai superati, con il boom di internet.
Le modalità di utilizzo
Rimaneva da comprendere in che modo cavalcare l’onda, dando vita a un prodotto di primissima fascia. In parallelo, Apple ha interpellato diversi istituti finanziari (la cui identità non è mai stata rivelata). Il confronto ha consentito di comprendere ancora meglio che cosa si aspettassero i nuovi utenti.
Da qui è nato Apple Pay, presentato in anteprima mondiale il 9 settembre 2014. Il CEO, Tim Cook, è stato di una chiarezza disarmante nelle dichiarazioni di rito: Apple Pay sarebbe servito a garantire transazioni sicure sia online sia offline.
Il dispendio di tempo e risorse avrebbe sortito degli effetti positivi pure sul grado di sicurezza garantito al pubblico di riferimento, in risposta alle minacce della rete. Che, sebbene mostrasse delle enormi potenzialità, soffriva di alcune lacune.
Nello specifico, veniva ancora ritenuto poco affidabile contro gli eventuali tentativi di intrusione da parte di hacker e malintenzionati. L’unico requisito per accedere ad Apple Pay consiste nell’avere un dispositivo della compagnia, che sia un iPhone, un iPad o un Mac.
Le carte saranno usufruibili a patto che l’ente erogatore abbia fornito il proprio consenso. Associare l’account è questione di pochi minuti. Si tratta giusto di seguire alla lettera le istruzioni che appaiono sul dispositivo. Al termine della configurazione, la procedura non andrà mai più ripetuta.
La diffusione di Apple Pay
Apple Pay è arrivato prima negli Stati Uniti, quindi nel resto del mondo, tra cui anche in Europa. Se ne possono servirsi i cittadini di qualsiasi Stato del Vecchio Continente aderente allo SEE (Spazio economico europeo). L’Italia non si è lasciata cogliere impreparata e, anzi, ha accolto con toni entusiastici l’ultima scommessa imprenditoriale.
Sebbene non sia stato concepito all’apposito scopo di un suo utilizzo sulle piattaforme di gambling online, Apple Pay risponde in maniera eccelsa alle esigenze dei giocatori. Difatti, né il sito né l’erogatore della carta applicano delle commissioni.
Al massimo, è prevista una tariffa nel caso in cui ci si appoggi a una carta di credito. I limiti di deposito e prelievo variano in relazione alle condizioni applicate dal portale di gioco, mentre Apple Pay assicura la maggiore libertà possibile.
Sicurezza e assistenza clienti
A livello di sicurezza, Apple Pay ha almeno una marcia in più rispetto a una classica carta di credito o debito. Le competenze specifiche e specialistiche degli operatori mettono al riparo l’utente da brutte sorprese.
Nello specifico, il canale usufruisce di un’apposita tokenizzazione dei pagamenti EMV. Il numero della carta viene cioè sostituito con uno di account primario. Dunque, la metodologia adottata associa un codice di sicurezza specifico per ogni transazione.
In aggiunta, il completamento delle operazioni avviene previo riconoscimento biometrico, tramite Touch ID univoco, Face ID o passcode. E poi, 24 ore su 24, sette giorni su sette, è reperibile il centro di assistenza clienti. Che preferiate la live, la corrispondenza mediante posta elettronica o un numero di telefono, esiste un canale di contatto.
Se tra i motivi che vi fanno preferire i prodotti Apple rientra pure l’eccelso servizio clienti, anche il servizio di assistenza ne sarete soddisfatti. Chi risponde dall’altro capo del monitor o del telefono, sa esattamente il fatto suo. E presta la massima attenzione alle esigenze del cliente.