Quest’oggi (18 ottobre), "Messieur Le Biathlòn" Martin Fourcade, farà il suo esordio di fronte al sipario teatrale. Ben 15 date lo attendono nei teatri di tutta la Francia. Se conosce benissimo il mestiere dell’atleta, dovrà comprendere a fondo quello dell’artista pronto a entrare in scena. Dopo settimane di prove, il catalano ha infatti dato la sua prima esibizione all’Hors-piste, la sua unica sul palco, all’MC2 di Grenoble (Isère). "Non ho paura. Ho fatto una promessa di essere autentico. Lo farò. Poi, come la gente lo riceverà non lo so… A volte vinciamo, a volte no, sono le regole del gioco, lo so dalla mia prima gara, perdendo a 5 anni. Ciò che mi interessa è non avere rimpianti per quello che sono capace di dare, al massimo. Sapere se funzionerà o meno non è l’obiettivo", ha confidato all’inizio della settimana sulle colonne di Le Parisien dopo una prova generale.
“Per raccontarvi questo progetto devo raccontarvi qualcosa di più del biathlon, questo sport che unisce due cose. Due discipline totalmente contraddittorie, ma magnifiche da sommare. Il lato fisico dello sci da una parte, quello mentale del tiro dall’altra. Lo sci è bestialità. Lo sforzo di resistenza pura, i polmoni che bruciano, il cuore che batte forte" queste le parole bellissime di Fourcade. "Credo di aver perseverato per spirito competitivo ma all’inizio era difficile! Non sono né un cacciatore né un appassionato di armi; a casa dei miei genitori, quando eravamo bambini, era vietato avere una pistola di plastica. Eppure a 14 anni mi sono ritrovato con una carabina in mano".
Durante questo evento, il francese più vincente ai Giochi Olimpici Invernali ha voluto ammettere “difetti o tratti caratteriali necessari per essere un grande campione, ma di cui siamo meno orgogliosi". L’egoismo, ad esempio, fa parte di me e mi ha portato dove sono. In questo spettacolo, voglio anche mostrare cosa sta succedendo dietro la foto. "Volevo andare oltre l’immagine pubblica, aprirmi, essere trasparente", riassume Martin Fourcade. Dopo le due date previste questo mercoledì e giovedì a Grenoble (Isère), il nativo di Céret (Pirenei orientali) si esibirà a novembre a Parigi, Lione e Châteauroux. Prima di andare in scena in altre sei città all’inizio del prossimo anno, con Bordeaux come data finale il 22 marzo. “Ho una vita da parte, una famiglia con tre figli, i Giochi di Parigi 2024 a cui partecipo, anche i miei partner… Non ho intenzione di imbarcarmi in un tour di 300 date”, conclude, in pace con la sua scelta.
Biathlon – Martin Fourcade nel giorno del suo esordio a teatro: “Vi racconto il progetto…”
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