Biathlon - 17 ottobre 2023, 08:00

Biathlon - Un'estate alla ricerca del riscatto per Lisa Theresa Hauser: "Sono uscita dalla mia comfort zone"

Nelle stagioni 2020/21 e 2021/22,  Lisa Theresa Hauser è passata dall'essere una biatleta “regolarista” ad essere una biatleta d'élite, ottenendo le sue prime vittorie in Coppa del mondo, una medaglia iridata ai Mondiali di Pokljuka e la Coppa di Specialità nell'Individuale (ex-aequo con Dorothea Wierer) nel 2021 e il terzo posto nel punteggio totale della Coppa del mondo 2022. Un'esplosione che non è certamente venuta dal nulla, ma il culmine di un lungo percorso, iniziato con la vittoria delle medaglie d'argento e di bronzo Campionati Mondiali Junior di dieci anni fa a Obertilliach e quasi 300 presenze in Coppa del Mondo. Nell'aprile 2022,  però, per la biatleta di Kitzbühel sono iniziati i problemi.

«Dopo quelle buona stagioni, ho contratto il coronavirus, sono stata positiva per molto tempo e molto malata per due settimane. Guardando indietro, avrei dovuto prendermi una pausa più lunga, ma ho iniziato ad allenarmi a maggio, non è stata la decisione migliore! Ciò ha reso l’estate difficile. Tutto stava andando nella direzione sbagliata, quindi a luglio ho cancellato i miei ritiri di allenamento, sono tornata a casa e ho provato a riprendermi ma ero stanca, non mi sentivo molto bene con solo un lento allenamento di resistenza. Ad ottobre mi sentivo meglio e ho passato un buon mese» ha raccontato la 29enne a Biathlonworld.

«Poi, sorprendentemente, ho vinto lo sprint a Kontiolahti» senza errori al poligono, l'austriaca ha messo alle sue spalle quella che a fine stagione sarebbe diventata la vincitrice della classifica generale, Julia Simon, Lisa Vittozzi e Denise Herrmann-Wick, vincitrice della Coppa di Specialità Sprint «Non mi sarei mai aspettata di vincere una sprint nella mia carriera e poi all’improvviso ne ho vinte due (Oestersund 2021 e Konthiolahti 2022, nrd). Ho provato pura gioia e felicità. Non me lo aspettavo e sono stata molto felice. La vittoria a Le Grand Bornand è stata uno dei giorni più belli della mia carriera. Nell'ultimo giro non mi sono voltata a guardare, perché avevo tanta paura che Lisa o Julia mi passassero. Ho semplicemente spinto, spinto, spinto!»

Fino a gennaio, Hauser sembrava essere in forma, ma i Mondiali di Oberhof sono stati per lei deludente, almeno fino alla medaglia d'argento nella Single Mixed in coppia con David Komatz. «Forse siamo stati fortunati. È stato davvero importante per me e per la squadra. Dopo Oberhof ero finita, senza energie. Non potevo muovermi in pista e avevo problemi a concentrarmi al poligono. In realtà, mi sono resa conto che il mio corpo non era pronto per ottenere buoni risultati lungo tutta la stagione. Sono comunque davvero felice di aver raggiunto questi risultati»

Oggi però Hauser è ottimista per la stagione invernale che si avvicina, grazie ad una primavera e un'estate completamente diverse rispetto allo scorso anno. Inoltre, alla ricerca di un ritorno al top dopo una stagione sottotono, l'austriaca ha fatto una scelta coraggiosa.

«Ho trascorso una bella estate e stavo bene, anche se, come sempre, è dura iniziare a maggio. Ma ero fresca dopo un bel aprile fatto di vacanze e divertimento con gli amici che mi fanno sempre sorridere. Non ci vediamo molto spesso ma quando lo facciamo ci divertiamo».

«Stavo cercando qualcosa di nuovo e sono uscita dalla comfort zone, con alcune nuove persone, allenandomi molto con la squadra svizzera.  Sandra Flunger (allenatrice della squadra svizzera femminile, nrd) è sempre stata la persona più importante con cui parlare di problemi o altro. Era un passo di cui avevo bisogno. Ero motivata, ho fatto un ottimo allenamento; è stato davvero bello finora.»

Con una solida estate di allenamenti completata, Hauser spera di raggiungere un altro obiettivo in carriera con la staffetta femminile austriaca in continua crescita. «Un grande obiettivo per me sarebbe ottenere un buon risultato nella staffetta femminile. È un sogno avere un podio nella staffetta, l’unica disciplina in cui mi manca un podio. Tutte le ragazze della nostra squadra stanno lavorando per raggiungere questo obiettivo e non vedo l’ora che arrivino le staffette quest’inverno».

Anche se ottimista riguardo alla sua salute e forma fisica, la stella austriaca ammette che le giovani rivali, sempre più veloci, rendono salire sul podio più complicato che mai. «Ci sono molte ragazze forti. È positivo per lo sport, ma rende le cose più difficili per me. Ho ancora degli obiettivi e voglio più podi”».

Federica Trozzi