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Sci di fondo

Sci di fondo – Verso il no fluoro, parlano gli azzurri; Pellegrino e De Fabiani non nascondono qualche dubbio

A novembre il gruppo Cramer della nazionale italiana di sci di fondo partirà per la Finlandia, dove a metà mese disputerà le prime gare FIS per preparare poi l’esordio in Coppa del Mondo, che avverrà a Ruka il prossimo 24 novembre. Allora gli azzurri si imbatteranno nella grande novità della prossima stagione invernale, la grande rivoluzione che influenzerà gli sport sulla neve: l’abolizione del fluoro.

Ovviamente, come spesso succede quando si parla di novità, c’è sempre un po’ di timore, perché vi è la paura che qualcosa possa andare storto e che il sistema possa non funzionare. Sull’argomento è stato molto chiaro Francesco De Fabiani, con il quale abbiamo parlato in occasione del media day della FISI. «Non sono per niente tranquillo – ha ammesso il valdostano del CS Esercito – ci sono molte cose da chiarire, perché è una novità per tutti. Come accade sempre con i grandi cambiamenti, bisogna scoprirne vantaggi ed eventuali svantaggi. Io credo che questo passaggio al no fluoro sarà complicato, soprattutto perché porta con sé un sacco di componenti in più da controllare. Una delle cose più difficili sarà dover consegnare gli sci molto prima della gara, quando si sa benissimo che nello sci di fondo le condizioni della neve cambiano molto velocemente. Infatti, la cosa importante è sempre stata riuscire testare fino all’ultimo momento utile per presentarsi al via con gli sci migliori possibili, perché basta un po’ di sole che scalda, una nuvola, la temperatura che si abbassa o si alza e la neve cambia tanto. Consegnare gli sci tanto prima sarà un bel problema per tutti. Poi, ovvio, avranno tutti questa problematica. Non nascondo che ho qualche perplessità a riguardo».

Un dubbio simile l’ha sollevato anche Anna Comarella: «Penso che all’inizio sarà un po’ difficile per quanto riguarda le tempistiche, perché da quanto ho capito dovremo consegnare gli sci prima della gara. Insomma dovremmo imparare anche a cambiare la nostra routine e organizzarci un po’».

Ovviamente a tenere banco c’è anche la questione dei test. Su questo punto Federico Pellegrino è stato piuttosto chiaro: «Sono un po’ preoccupato per quel che riguarda la parte test – ha sottolineato il fondista delle Fiamme Oro – perché da quello che abbiamo sentito, riguardo le prove che sono state fatte, è possibile trovare delle contaminazioni anche su sci che magari non sono stati trattati con prodotti fluorurati. Ciò potrebbe diventare un problema, sia perché qualcuno, magari senza aver barato, rischia di trovarsi nei guai, sia perché magari qualcun altro ne approfitta per fare il furbo. Mi auguro non sia così, spero che tutti giochino ad armi pari come sempre, sotto tutti gli aspetti relativi alla prestazione, e vinca sempre il migliore».

Anche De Fabiani appare preoccupato dalla possibilità che gli sci possano risultare positivi al fluoro a causa di una contaminazione: «Spero che i controlli siano efficaci e non diano margine a dubbi, altrimenti diventa difficile gareggiare sapendo che potresti essere escluso per qualche motivo dalla gara, senza nemmeno aver barato».

Comarella stessa ha ammesso di nutrire ancora qualche dubbio sui controlli, perché ritiene che qualcuno possa sempre trovare il modo di aggirare le regole: «Ancora non so quanto questo macchinario possa rilevare al cento per cento il fluoro, in quanto sono convinta che la tecnologia si evolve, magari c’è qualche prodotto che contiene una minima percentuale che non viene rilevata. In ogni caso, proprio perché si va avanti con la tecnologia e so che le aziende si stanno spendendo molto per creare nuovi prodotti senza fluoro, con il tempo si arriverà a soluzioni così buone che non si noterà la differenza con il passato».

Non è completamente convinto della novità anche Mocellini, che però si fida ciecamente degli skiman azzurri: «Non mi reputo esperto sull’argomento, ma devo ammettere che l’idea (di gareggiare senza fluoro, ndr) non mi fa impazzire. Così è stato deciso ed è inutile star lì a rimuginare, bensì bisogna concentrarsi e fare il massimo per ottenere risultati. Alle nostre spalle abbiamo la fortuna di avere un team formato da professionisti che lavorano in maniera eccezionale da anni e sono certo sapranno fare altrettanto anche oggi. Certo sarà strano fare una gara con i materiali che almeno all’inizio saranno più lenti, ma non c’è da sconfortarsi, dobbiamo muovere le gambe, come facevamo anche prima».
Piena fiducia allo staff tecnico azzurra anche da parte di Francesca Franchi: «So che abbiamo un gruppo di skiman valido. Mi fido ciecamente di loro e ciò che faranno questo inverno, sono sicura che ci daranno comunque materiali ottimi».

Fiducia anche dai vincitori dell’argento mondiale nella team sprint di Planica, Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani. «Non sono preoccupato – ha affermato il campione del mondo nella sprint di Lahti 2017 –  so che abbiamo un team di skiman formato da tecnici preparati, che sapranno trovare sempre la soluzione migliore». Il suo compagno di team sprint ha aggiunto: «Ovviamente gli skiman dovranno adattarsi alle nuove regole, ma già da tempo provano prodotti senza fluoro e sono preparati».

Infine ha chiosato Pellegrino: «In ogni caso sono abbastanza tranquillo che con il tempo le aziende riusciranno a colmare il gap tra prodotti senza fluoro e fluorurati, perché ci stanno lavorando con grande impegno e magari riusciranno a trovare qualcosa in grado di far andare gli sci ancora più veloci».

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