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Biathlon

È tregua tra Simon e Braisaz-Bouchet: “Siamo qui per fare biathlon”

Lunedì mattina ad Annecy, nella sede della Federazione francese di Sci le squadre di sci di fondo e biathlon che quest’inverno saranno impegnate nelle competizioni internazionali di Coppa del Mondo sono state presentate ufficialmente alla stampa. Una specie di ritorno in classe, per Justine Braizas-Bouchet, di ritorno dalla pausa per maternità dopo la nascita della piccola Côme, ma soprattutto per Julia Simon, che l’estate l’ha trascorsa ad allenarsi separatamente. La vincitrice della Sfera di Cristallo, è rientrata in squadra solo questa settimana, dopo la turbolenta estate di denunce, accuse e dichiarazioni proprio tra lei e Braisaz-Bouchet, con la vicenda della carta di credito ad animare la silly season del biathlon.
Ora, però, che le tute invernali per la prossima stagione sono state svelate e consegnate agli atleti e il momento di togliere gli skiroll a favore degli sci si fa sempre più vicino – clima permettendo – è arrivato il momento di mettere da parte le vicende extrasportive e concentrarsi su sé stesse e il bene della squadra. Questo è il pensiero comune delle due atlete che, intervistare da Eurosport Francia, hanno fatto capire che, d’ora in avanti, sono determinate a pensare solo al biathlon.
«Siamo qui per essere biatleti, siamo professionisti» ha dichiarato Julia Simon «Spero che lo saremo tutti e che cercheremo di raggiungere i massimi risultati e daremo il meglio di noi stessi sia individualmente che nelle staffette»
«Questa è la prima volta che torno in gruppo. Vedremo. Mi sono messa da parte per fare la preparazione nel miglior modo possibile, ma anche perché loro potessero farlo nel migliore dei modi» ha continuato la medaglia d’oro della Pursuit dei Mondiali di Oberhof «È stata una scelta personale, ma anche una cosa che la squadra mi ha fatto capire. Bisogna anche saper fare un passo indietro, non mi ero mai preparata così, sapevo che non necessariamente sarebbe stato qualcosa che mi sarebbe piaciuto, ma mi ha lasciato il tempo per fare altro, per passare più tempo in laboratorio (di lavorazione del legno, ndr) , la mia seconda passione, per vedere di più i miei amici che erano lì nei momenti difficili, e che mi hanno aiutato. L’ho preso come un nuovo modo di approcciare il mio sport, per conoscermi meglio. È un equilibrio, un equilibrio mentale e fisico da trovare»
Justine Braisaz-Bouchet non nasconde che anche per lei la situazione non è stata affatto leggera, come ha raccontato a Eurosport. Interpellata sull’argomento che più ha intrattenuto l’estate degli appassionati di biathlon francesi, la campionessa olimpica di mass start di Pechino va per la sua strada, non curandosi delle opinioni altrui. 
« Il famoso sguardo degli altri… è una situazione particolare, ovviamente. Penso di aver fatto quello che dovevo fare secondo i miei valori. Per me le cose sono chiare. Sono in pace con questo» ha dichiarato.
Quest’estate, in un’intervista alla televisione norvegese TV2 , la francese ha spiegato di aver cercato di riappacificarsi con la compagna di squadra e con la federazione per potersi di concentrarsi sulle prestazioni al poligono e in pista, proprio come la connazionale; ma ad oggi, sembrerebbe che questi sforzi siano stati vani. 
«Oggi voglio concentrarmi molto sulla mia carriera sportiva. Penso che sia anche obiettivo del gruppo concentrarsi sulla prestazione, mettendo da parte le questioni private. Siamo abbastanza intelligenti da fare una distinzione tra le cose. Io la vedo così, sono in grado di scindere le cose.»
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