Nemmeno il tempo di salutare Planica dopo la 30 km a tecnica classica che aveva chiuso il Mondiale sloveno, che Anna Comarella si era ritrovata sotto ai ferri per un’operazione all’anca sinistra.
Un intervento chirurgico andato bene, ma che ha ovviamente richiesto alla veneta delle Fiamme Oro di essere molto paziente nei mesi successivi e di dover rientrare lentamente anche nel corso dell’estate. Di conseguenza, la sua non è stata una preparazione normale, Comarella ha seguito un percorso personale, che l’ha vista però tornare in squadra già lo scorso luglio. Fin qui la ventiseienne di Cortina d’Ampezzo non ha preso parte ad alcuna gara, consigliata da Cramer a non gareggiare nemmeno in occasione del GP Sportful di due settimane fa.
Confermata nel gruppo Coppa del Mondo, Comarella era presente lunedì scorso a Milano, al Silos Armani, per lo shooting fotografico con le nuove divise e per la cena di gala della Federazione. Pur non prendendo direttamente parte al media day, così come il resto dei fondisti azzurri presenti, la veneta è stata molto disponibile nel farsi intervistare da Fondo Italia, facendo il punto della situazione sulla sua condizione. Nelle sue parole si percepisce tutta la grande voglia di poter tornare a gareggiare e la serenità alla vigilia dell’ultima fase della preparazione, convinta di aver lavorato nel modo giusto.
Questo uno stralcio dell’intervista che potete vedere video a fine articolo. «Ora riesco a fare tutti gli allenamenti con serenità. Sono rientrata in squadra a luglio, lì è stato diverso dal solito, facevo un programma personalizzato d’accordo con il fisioterapista. Ho dovuto svolgere diversi allenamenti con la bici. Dal raduno successivo ho iniziato a fare qualcosa in più, mentre a Oberhof ho fatto finalmente medio veloce e nuovamente tanta corsa. La cosa che mi fa più felice è non sentire più dolore.
Sono contenta ci sia ancora un raduno a secco per finalizzare l’attività che ho iniziato a fare nel raduno scorso. Sono poi curiosa di andare a Muonio a novembre, perché voglio vedere come reagisce il mio corpo facendo lavori più specifici sugli sci. Lì avremo anche delle gare FISI e potrò quindi vedere a che punto sono rispetto alle altre. Non mi pongo grandi aspettative, ma voglio vedere come sta il mio corpo quando faccio intensità sugli sci. Questo infortunio mi è servito a imparare tante cose e anche in una situazione negativa posso dire di aver trovato tanti lati positivi».
