Non si è ancora arrivati a una conclusione della vicenda che coinvolge ormai da aprile la Federazione norvegese di sci e l’atleta più rappresentativo della Norvegia del fondo. Nella conferenza stampa indetta quest’oggi (mercoledì 11 ottobre) è stata resa di dominio pubblico una richiesta che Klæbo e il padre-manager avevano presentato alla Federazione. Ciò che Johannes Hoesflot e il padre Haakon avevano richiesto, fanno sapere nella conferenza stampa di oggi, era un accordo di rappresentanza "parziale". Il padre ha spiegato che Johannes avrebbe chiesto di essere rilevato dal contratto stesso per una decina scarsa di giorni (8-9), in parte la settimana dopo il Tour de Ski che si concluderà in Val di Fiemme il 7 gennaio 2023, e di fare lo stesso dopo i Campionati norvegesi. La Federazione però pare non averglielo concesso e il padre si è così espresso: "Se vogliamo chiamarla negoziazione, non deve esserci sono una parte che detta le condizioni".
Secondo quanto riportato appena dopo la conclusione della conferenza stampa le testate scandinave, la settimana e mezzo "di libertà" chiesta dal fuoriclasse, avrebbe un valore perlopiù simbolico. "Starei seduto sul divano, ma comunque non sarei costretto a indossare la tuta della Nazionale con gli sponsor e i vari logo" spiega. Sembra che la Federazione abbia concesso solamente uno dei due periodi richiesti, dopo i Campionati norvegesi, cosa che naturalmente non ha soddisfatto team-Klæbo.
Padre e figlio hanno ancora una volta chiarito che non si tratta di soldi, ma di ciò che ritengono sia giusto e che, apparentemente, non sembra esserlo per la Federazione norvegese. "Dobbiamo essere onesti dicendo che speravamo di raggiungere un accordo prima di oggi, ma così non è stato" ha precisato Haakon Klæbo. "Il dialogo c’è ed è ottimo – conferma il padre – ma è estremamente difficile venire a capo di qualcosa" sostiene Haakon. Il figlio ha più volte "minacciato" di sacrificare l’intera stagione di Coppa del Mondo, non considerando quest’ultima una priorità imprescindibile, così come lo sono i Mondiali di Trondheim.
Sci di fondo – L’ultima richiesta (respinta) di Klæbo: un accordo di rappresentanza “parziale” con la Federazione
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