MILANO – Al Teatro Armani, a Milano, è in corso il Media Day della FISI. Presenti tanto atleti azzurri delle discipline FISI, che tra oggi e domani saranno occupati da molti impegni tra shooting fotografici, presentazione della nuova tuta, appuntamenti con gli sponsor e ovviamente l’incontro con i media.
Nel corso della conferenza stampa, presieduta ovviamente dal presidente della FISI, Flavio Roda, oltre Sofia Goggia, Federica Brignone, Marta Bassino, Alex Vinatzer e Michela Moioli, per citarne alcuni, sono intervenuti anche Federico Pellegrino, Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer.
Al fondista valdostano delle Fiamme Oro è stato chiesto come viva il suo ruolo di leader del movimento azzurro dello sci di fondo sia dentro che fuori dalla pista, visto il suo ruolo nella Commissione Nazionale Atleti del CONI. «È un ruolo (quello di leader, ndr), che vivo in maniera tranquilla. Ciò che sono è frutto di tutte le scelte che ho fatto sin da piccolo. Cerco di dare il massimo in pista e fuori, se le mie qualità atletiche, e non solo, sono utili alla nostra disciplina, tanto meglio.
Devo dire che vedo un bel potenziale nella nostra squadra, perché vedo dei giovani motivati, che vogliono crescere sempre di più. Io cerco di essere un punto di riferimento per dare consigli, se li chiedono, o anche non darli se ritengo sia più utile alla loro crescita. Mi piace avere questo ruolo.
Per quanto riguarda la politica sportiva, sto cercando di imparare e capire come funziona questo aspetto dello sport. Perché, se è vero che al centro ci sono gli atleti, per ottenere risultati di questo spessore ci vuole una grande organizzazione alle spalle. A noi, FISI, CONI e corpi militari non hanno mai fatto mancare nulla».
A Lisa Vittozzi è stato invece chiesto se si senta una osservata speciale dopo i risultati ottenuti nella passata stagione. La sappadina del CS Carabinieri ha ammesso di preferire non essere al centro dell’attenzione, ma alla fine non ha nascosto il suo grande obiettivo: «Se mi sento osservata speciale? A me piace più non essere al centro dell’attenzione, però sono consapevole che quanto ho fatto in passato mi porta a essere inevitabilmente sotto i riflettori. Penso a fare al meglio ciò che so, allenarmi, dare tutto in gara, senza mettermi pressione, anche se gli obiettivi sono alti. Non nascondo che punto alla Coppa del Mondo e anche il Mondiale è un obiettivo è importante».
Infine è intervenuta anche Dorothea Wierer, alla quale è stato chiesto come faccia ad essere da così tanti anni ai vertici: «Non so quale sia il segreto per restare in alto. Boh, non lo so (ride, ndr). Credo un po’ di fortuna, talento e motivazione. Obiettivi? Confermarmi ad alti livelli come negli ultimi nove anni. È già abbastanza perché non è semplice riuscirci per così tanto tempo. Il nostro è uno sport faticoso, freddo, ma se vinci è anche bello».