Una nuova stagione di biathlon è alle porte e in questo weekend la Federazione di biathlon svedese ha organizzato un weekend dedicato alla disciplina ad Östersund in cui sono presenti le stelle più importanti della disciplina; tuttavia all’appello mancano diversi nomi.
«Purtroppo al momento non va tutto bene» ammette Johannes Lukas ad Expressen «L’allenamento estivo è sempre duro. È un periodo molto lungo in cui devi concentrarti su un obiettivo lontano. Abbiamo iniziato a maggio a Maiorca e ci siamo allenati a intervalli in discesa mentre tutti gli altri erano sdraiati sulla spiaggia. Penso che abbiamo fatto straordinariamente bene. Abbiamo avuto un approccio diverso anche con un campo ad altissima quota. La maggior parte ha reagito molto bene. È un assetto interessante, un po’ più rischioso ma ovviamente ci sono alcuni adattamenti diversi dopo.»
La colpa però non è certo dell’aumento del carico: l’allenatore spiega invece che per alcuni dei suoi atleti ci sono stati problemi che ne hanno rallentato la preparazione e non sono ad oggi in forma.
«Ci sono anche dei sovraccarichi che dopo un po’ diventano sensazioni più leggere. Sono così abituati ad avere un po’ di dolore e allenamento e vogliono spingersi oltre il limite. È molto difficile fermarsi in tempo. Alcuni di loro non sono pronti al 100% per lo skiroll, per alcuni si tratta di una caduta, per altri di continui problemi alla spalla o di un’infiammazione fastidiosa.»
Lukas non vuole dire chi è vittima di ciascun disturbo, ma conferma che si tratta di Emil Nykvist, Anna Magnusson, Sara Andersson, Tilda Johansson e Peppe Femling, assenti dalle gare di questo fine settimana.
Non c’è timore di perdere il tanto allenamento specifico fatto, ma è innegabile che sarebbe stato meglio se questi problemi non si fossero presentati. «Non è una situazione facile. Dopo un po’ diventa dura anche mentalmente. Sono molti quelli che si sono allenati per diverse settimane in bicicletta. Sfortunatamente, non è super in questo momento, a dire il vero»
Per i presenti, invece, è un’ottima occasione per testarsi e indossare di nuovo il pettorale, indipendentemente dal risultato.
« Penso che sia una buona opportunità per esercitarsi nelle competizioni. È più importante di per sé del risultato, direi. È più importante concentrarsi sulle cose giuste. Direi che il lavoro sul poligono di tiro è più importante dello sci» ha dichiarato Hanna Öberg.
Martin Ponsiluoma è del suo stesso avviso. «Provi di nuovo un po’ di competizione, ma la gara in sé forse non è così importante, direi. Ora che è autunno inoltrato e ci stiamo avvicinando all’inverno, vuoi solo che il corpo risponda bene.»
