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Sci di fondo

Sci di Fondo – La Gran Fondo Val Casies spegne 40 candeline. Il presidente Felderer ripercorre la sua storia, dal giro di birre ai grandi campioni.

Il 17 e 18 febbraio prossimi, la Gran Fondo Val Casies taglierà un traguardo importantissimo: sarà infatti il suo 40esimo anniversario, avendo visto la luce nell’ormai lontano 1984.
A spiegare il segreto del successo di questa gara altoatesina, così popolare tra i fondisti, sia professionisti che amatoriali, è Walter Felderer, presidente del Comitato Organizzatore, in un’intervista rilasciata a xc-ski.de.
«Siamo a un buon punto» spiega Felderer, parlando dei preparativi per questo grande anniversaro «Sono stati creati i presupposti finanziari per questo grande evento, tutti i contratti di sponsorizzazione sono stati rinnovati, cosa non scontata di questi tempi. Un ulteriore obiettivo del lavoro è la pianificazione e la realizzazione di vari eventi speciali per l’anniversario.»
La storia di questa popolarissima maratona sciistica dell’Alto Adige prende il via, come accade nelle migliori storie, dalla geniale intuizione di un gruppo di amici.

«La nascita della Gran Fondo Val Casies risale a domenica 16 gennaio 1983, verso le ore 18.00, quando il nostro capo area di arrivo, ancora attivo, Hans Reier, durante un giro di birre, accennò improvvisamente all’idea di "una gara di fondo per la gente" nella Val Casies. Ci siamo subito resi conto che la valle era predestinata a questo tipo di gara. L’intenzione di questa maratona sciistica era, ed è tuttora, quella di mettere la Val di Casies sotto i riflettori dei media una volta all’anno e di far sì che tutti i cittadini e anche gli ospiti ne traggano il valore aggiunto.»
Negli ultimi 40 anni, molte stelle della scena nordica si sono presentate al via della Gran Fondo: leggende delle discipline nordiche come Ole Einar Björndalen, Giorgio di Centa, Maurilio De Zolt, Justyna Kowalczyk e molti altri hanno preso parte alla gara in Alto Adige. Felderer assicura che anche tra le superstar dello sci nordico c’è la voglia di partecipare alla Gsiesertal Lauf almeno una volta nella propria carriera.
«Il fattore decisivo è stato ed è sicuramente l’elevato status dello sci di fondo in tutta Italia, come testimonia la grande presenza mediatica nazionale con trasmissioni in diretta sulla televisione di Stato nel corso degli anni. Così, 30 anni fa, i campioni olimpici e mondiali italiani erano già al via e questo ha spinto anche le top star straniere a prendere parte alla "Gsieser".»
Felderer rintraccia tre motivi per cui la Gran Fondo Val Casies è un appuntamento invernale da non perdere assolutamente. In primis, una pista da sci di fondo per tutti: i 30 km sono pianeggianti e facili da padroneggiare per i partecipanti di tutte le età, mentre per i corridori ambiziosi, i 42 km con salite da non sottovalutare sono l’ideale;poi una atmosfera grandiosa, con molti spettatori lungo il percorso e  volontari calorosi nella zona d’arrivo, che fanno sentire ogni partecipante sempre al centro dell’attenzione. Infine c’è il "menu a 5 stelle" nel tendone riscaldato, che è ormai rinomato in tutta Europa, che offre al termine delle gare anche un ormai ben collaudato programma di intrattenimento con tanta musica e divertimento.
Un’altra nota di merito per questo appuntamento, è sicuramente la garanzia di innevamento che negli anni ha permesso sempre alla gara di svolgersi regolarmente, a differenza di quanto accade in altre località e questo grazie all’impianto di innevamento programmato realizzato sotto la direzione della Cooperativa Turistica Gsiesertal-Welsberg-Taisten.
«C’è una chiara divisione delle responsabilità tra la cooperativa turistica e il Comitato Organizzatore Gran Fondo Val di Casies e ora una certa abitudine. È importante non lesinare sull’innevamento programmato e, anche se c’è abbastanza neve naturale, non si deve fare a meno dei depositi di neve artificiale messi a disposizione, perché nel corso degli anni abbiamo imparato che può succedere praticamente di tutto»
La Gran Fondo Val Casies, assicura il presidente, non è una esperienza per pochi, grandi campioni e fondisti esperti. Tutti, anche i principianti, possono godersi il tracciato e il paesaggio senza lo stress della competizione.
«Non solo gli sciatori di fondo esperti dovrebbero sperimentare l’inimitabile fascino della "Gsieser" una o più volte: anche i principianti dello sci di fondo si divertiranno sicuramente grazie alle piste facili. Chi non vuole essere classificato, ha la possibilità di divertirsi in modo anonimo nel gruppo "Just for Fun", sempre più popolare . L’atmosfera alla partenza, sulla pista da sci di fondo e all’arrivo ripaga tutti dello sforzo fisico.»
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