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Olimpiadi 2030 – Sapporo realizza un nuovo piano di gestione per evitare la corruzione di Tokyo 2020

Sapporo era vista come principale “indiziata” per ospitare i Giochi olimpici e paralimpici invernali del 2030, ma a dicembre dello scorso anno è stata costretta a tirare il freno a mano sulla sua candidatura dopo che Tokyo 2020 è stata coinvolta in accuse di corruzione. Ora però la città del nord del Giappone ha aggiornato il suo piano di gestione per la candidatura alle Olimpiadi nella speranza di non commettere gli stessi errori di Tokyo 2020.
Nello specifico, come riporta insidethegame.biz, il comitato organizzatore di Tokyo 2020 aveva affidato al gigante della pubblicità giapponese Dentsu, il compito di trovare sponsor. Ad oggi, diversi funzionari legati a Dentsu e ad altre società sono stati incriminati e i processi sono in corso nei tribunali giapponesi, accusati di aver manipolato le gare d’appalto.
Nel nuovo piano di gestione, le autorità di Sapporo hanno suggerito di non affidare a un’unica società la gestione delle sponsorizzazioni olimpiche, bensì le responsabilità di marketing dovrebbero essere assegnate a diverse società. Inoltre, è stato proprosto che il Comitato Organizzatore Olimpico e Paralimpico supervisioni le operazioni di sponsorizzazione. Questa ripartizione però, temono alcuni, non impedirebbe ad una società di imporsi sulle altre.
Il sindaco di Sapporo, Akimoto Katsuhiro, ha affermato che il nuovo piano di gestione è più "dettagliato" rispetto al documento precedente, redatto prima che lo scandalo di corruzione di Tokyo facesse deragliare la loro offerta. Ad NHK ha detto di aver offerto suggerimenti per "evitare i problemi associati ai Giochi di Tokyo" Katsuhiro ha anche sottolineato “la determinazione della città a imparare dagli errori di Tokyo e a elevare gli standard".
Altre proposte nel piano di gestione includono la riduzione del numero di direttori nel Comitato Organizzatore, a circa la metà di quelli operativi per Tokyo 2020, e una maggiore rappresentanza femminile, con il 50% dei membri costituito da donne.
In lizza per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2030 in questo momento ci sono Salt Lake City e le candidature regionali di Francia, Svizzera e Svezia. Oltre a Sapporo, anche il Canada con Vancouver si è tirato fuori a causa della mancanza di sostegno del governo. Salt Lake City invece preferirebbe ospitare i Giochi del 2034 per evitare la vicinanza ravvicinata con Los Angeles 2028.
Nonostante il nuovo piano di gestione, resta comunque da vedere se la candidatura di Sapporo per il 2030 si riaccenderà o se la città concentrerà i suoi sforzi direttamente sui Giochi successivi. Il presidente del Comitato Olimpico giapponese Yasuhiro Yamashita del resto ha messo in dubbio l’opportunità di ospitare nel 2030.
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