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Sci di fondo

Fondo – Krüger scherza, rispondendo a Bø: “I biatleti possono fare quello che vogliono, tanto non fanno rumore. Aspetto la sfida… ma in zona mista!”

Simen Hegstad Krüger si è rivelato una "lingua" più lunga di quello che si sarebbe potuto pensare. Uno dei migliori fondisti su "lunga distanza" che la Norvegia abbia avuto nell’ultima decade ha profelito verbo in relazione alle parole di Johannes Bø di ieri, in cui parlava della situazione in seno alla Federazione norvegese di fondo, e lo ha fatto strappando più di un sorriso.
Il fuoriclasse del biathlon aveva opinato il fatto che l’intera situazione era stata troppo pubblicizzata dai media, e che nel mondo delle carabine non c’è tutto questo rumore quando ci sono dei "conflitti interni". In questi termini si è espresso Krüger: "Beh, sarà perché lo sci di fondo in Norvegia è più seguito del biathlon – afferma con umorismo il campione della 15 chilometri di Planica – sono d’accordo con lui, anche se penso che loro avvertano la metà della pressione mediatica che sentiamo noi fondisti".
Il fondista campione olimpico dimostra di avere, un po’ come tutti i norvegesi di punta, un grande senso umoristico: "I biatleti possono fare più o meno quello che vogliono, tanto non fanno rumore, mentre appena ci sono piccole cose con noi, scoppia il caos – aggiunge – spesso se la cavano facilmente in caso di ritiri e/o conflitti, tanto le cattive notizie vengono pubblicate quando riguardano noi" spiega il 30enne. 
Tornando "semi-serio" Krüger sottolinea come in passato fosse molto comune che i biatleti gareggiassero nello sci di fondo (vedi Berger, Bjoerndalen). Simen lancia dunque la sfida a "Giovannino", sottolineando però come non si tratti tanto di pista, quanto di quello che poi troverebbero in zona mista. "Volevo competere contro Johannes (), dopo che ha fatto così bene, lo sfideremo sia sulla pista che in quello che troveremo in zona mista. Sarebbe stato bello se avesse accettato la sfida" dice ridendo Krüger.
Il fondista non vuole definire privilegiati i biatleti, ma crede che avrebbero ricevuto domande più dure di quelle a cui sono abituati, se avessero scelto la vita da fondisti. "Avremmo voluto avere un po’ più equilibrio lì, anche quando si tratta di ritiri o situazioni del genere. Anche noi pensiamo che sia più divertente parlare di sci" conclude Krüger.

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