La salute mentale, è sempre più un tema centrale all’interno delle discussioni sportive. Proprio come il benessere fisico, anche quello mentale è altrettanto fondamentale nella costruzione di buone prestazioni e quindi, l’ottenimento dei risultati. Oggi, sempre di più, gli atleti comprendono l’importanza di essere aperti su questo tema, non nascondendo i loro problemi e demolendo lo stigma che per anni ha impedito di parlare di argomenti come depressione e disturbi alimentari.
Atleti come la statunitense Jessie Diggins, che non ha nascosto il ritorno dei suoi problemi, o come la biatleta estone Grete Gaim in un podcast ha parlato della depressione di cui ha sofferto negli ultimi mesi.
In questo senso, anche il lavoro svolto dalle Federazioni è fondamentale, per educare gli atleti e gli allenatori ad un approccio più olistico dell’allenamento, che curi anche l’aspetto mentale e promuova un maggior dialogo sulla salute mentale.
In questa ottica, anche la biatleta svedese Johanna Skottheim ha deciso di confidare un episodio difficile della sua carriera sportiva e tramite i media svedesi.
L’episodio risale al 2021, quando aveva appena ottenuto i suoi migliori risultati in Coppa del Mondo con una vittoria in staffetta e un primo podio individuale. Quando tutto sembrava perfetto però l’atleta, allora 27enne, è esplosa sul più bello. "Avevo problemi di sonno che non mi permettevano di recuperare bene" spiegò all’epoca sulle pagine del giornale locale Dalarnas Tidningar. “È diventato un circolo vizioso… spero di non sentirmi mai così male come allora. Mi sentivo prigioniera del mio stesso corpo. Mentalmente, è difficile quando il corpo non può fare ciò che la testa vuole."
Nei giorni scorsi, poi, ha affidato il racconto ad un documentario dell’emittente pubblica SVT sulla nazionale svedese: "Non riuscivo più a muovermi. Ero assolutamente esausta e me ne restavo ferma, apatica. Tutto sembrava una grande sfida, anche le attività quotidiane come mettere il bucato a lavare.”
Attualmente Skottheim è fa parte del gruppo di allenamento B della squadra svedese. E questo significa che, per ritrovare la Coppa del Mondo, a partire dal prossimo mese dovrà lottare con le proprie compagne di squadra.