Dopo aver lavorato dodici anni da Racing Manager della Rossignol per il settore nordico, ha deciso la passata estate di accettare questa nuova responsabilità in FIS: «Ci è voluta una profonda riflessione. Non è stato facile, avevo investito sui miei atleti, sul mio lavoro. E’ stata una sfida, anche se ero già abituato a parlare con Pierre Mignerey (l’ex capo gara di sci di fondo della FIS). Non sono arrivato impreparato, avevo già una visione d’insieme di questa funzione".
Caprini ha poi spiegato quali saranno i suoi compiti: «Supporto il direttore di gara, Michal Lamplot. Mi occuperò delle omologazioni e delle gare, lavorando a stretto contatto con i team. Queste sono nuove responsabilità super interessanti."
Lasciare Rossignol dopo dodici anni non è stato facile, ma le motivazioni ad accettare la proposta di FIS non erano poche: «Dopo quindici anni di Coppa del Mondo, ho voluto mettermi alla prova e lavorare per questa istituzione che è una forza trainante nell’evoluzione della disciplina. La mia motivazione è quella di contribuire allo sviluppo del nostro sport, per renderlo attraente a lungo termine. Spero che il mio impegno possa aiutare lo sviluppo dello sci di fondo».
E proprio i quindici anni di esperienza tra nazionale francese e Rossignol potranno essere d’aiuto al nuovo assistente del direttore di gara: «Le mie esperienze precedenti portano molto, ho lavorato quotidianamente sul campo, conosco le esigenze degli atleti, delle squadre, delle aziende. Ho dovuto affrontare difficoltà. Il mio obiettivo è fornire soluzioni per il maggior numero di persone possibili».
Un pensiero finale, però, Caprini lo ha rivolto anche alla Francia che nella prossima stagione non ospiterà alcuna tappa di Coppa del Mondo, nonostante il grande successo avuto dalla tappa di Les Rousses della passata stagione: «Nel mio ruolo devo essere neutrale. Spero però che la Francia ospiti presto una nuova tappa di Coppa del Mondo. L’anno scorso a Prémanon era stato un vero e proprio successo di pubblico. Gli atleti e le squadre sono rimasti molto soddisfatti nonostante la sfida che ha rappresentato per l’organizzazione a causa delle scarse nevicate. Spero vivamente che la Coppa del Mondo ritorni in Francia».