A settembre, le gare estive in Russia di biathlon si sono svolte a Sochi e Tyumen, dove la giovane molto promettente Irina Kazakevich ha confermato il suo status di una delle biathlete più forti del paese. Ha vinto la sprint dei Campionati russi a Sochi, nonostante tre errori, ed è arrivata terza a Tyumen con due bersagli mancati. "So di poter valere la top 6 se non sbaglio al poligono" ha affermato in un intervista a matchtv.ru la madagliata in staffetta a Pechino – ovviamente a condizione che gli sci scorrono" precisa.
"Molti atleti e allenatori dicono che non dovresti guardare i risultati delle competizioni estive, poiché fanno parte della preparazione per l’inverno. – riporta la medagliata olimpica a matchtv.ru – Se guardiamo gli atleti stranieri che gareggiano nelle competizioni internazionali, vediamo che i leader corrono sia in estate che in inverno. Anche se, naturalmente, le prestazioni di tiro sono peggiori rispetto all’inverno, perché dopotutto non c’è ancora una competizione più intensa, si svolge un lavoro più basilare" afferma.
Leggermente piccata dalla domanda, l’atleta russa sottolinea che anche "i ragazzi gareggiano in molte competizioni d’estate all’estero e non credo che dicano: “Non ci siamo preparati per queste gare, ma siamo comunque venuti qui”. Ma aldilà di tutto, diciamo, se non ti alleni come si deve d’estate, d’inverno non correrai due minuti più velocemente, o almeno è difficile che accada.
L’atleta di Berdsk è stata inoltre interrogata sul rapporto con la compagna di squadra e amica Svetlana Mironova. "Diciamo che lavoriamo in gruppi diversi, ma non siamo estranei l’uno all’altro – sottolinea – ci alleniamo insieme da così tanti anni… ci sediamo insieme, beviamo il tè, naturalmente quando scendiamo in pista compattiamo tra di noi. Se io e Toma arriviamo insieme al traguardo in una gara di contatto, nessuno rinuncerà alla vittoria, ma in una staffetta corriamo l’uno per l’altro e ci da una spinta in più" conclude Kazakevich.
