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Sci di fondo

Sci di fondo – La casa dei genitori di Bolshunov è sotto attacco di artiglieria: “Non gareggerà mai con uno straccio bianco”

Alexander Bolshunov è sulla bocca di tutti in questi giorni nelle discussioni in ambito sportivo russo. Tuttavia le sue imprese sportive non hanno molto a che fare con le notizie che riempiono le pagine dei quotidiani e dei siti sportivi: ci sarebbe preoccupazione, in realtà, per i suoi genitori e la loro casa di Podyvote, vicino al confine ucraino. Secondo quanto riporta il quotidiano online Championat, si trova quindi al centro della zona dove è attualmente in corso la guerra.
“I genitori di "Sasha" vivono a tre chilometri dal confine, praticamente in prima linea. Ci sono già stati dei colpi. Hanno bombardato il pozzo e parte della casa” ha riferito l’allenatore Jurij Borodavko all’agenzia di stampa R-Sport “Ecco perché "Sasha" è costantemente preoccupato, ovviamente. Aspetta e ci sono conversazioni costanti. Tutti simpatizziamo con lui e siamo preoccupati. Voglio che i suoi genitori vadano in un posto più sicuro. Ma Aleksandr (padre) non vuole rinunciare alla fattoria e alla grande casa”
Ma l’allenatore non è stato l’unico a parlarne: anche la presidente della Federazione Russa di Sci, Elena Välbe, ha citato la situazione in cui vivono i genitori del fondista in questo momento, mentre partecipava al programma “In due parole” organizzato dall’agenzia di stampa statale RIA Novosti, parlando di un’eventuale partecipazione neutrale dei russi ai Giochi Olimpici.
“I genitori di "Sasha" Bolshunov ha delle “visite” periodiche nel loro cortile. E sono sicura che "Sasha" non dirà mai di essere pronto a gareggiare con uno straccio bianco, solo per guadagnare soldi e vincere qualche medaglia. Sono sicura di non avere atleti del genere."
La Russia e gli atleti russi sono banditi dalla maggior parte degli sport a causa della guerra contro l’Ucraina, compreso lo sci di fondo. Ma il CIO ha raccomandato alle federazioni internazionali di consentire alla Russia di competere con uniformi neutre, senza inno nazionale e senza bandiera.
Va ricordato inoltre che Bolshunov è arruolato nella Guardia Nazionale di Vladimir Putin, di cui è stato anche promosso capitano grazie ai meriti sportivi; la Guardia Nazionale non fa parte delle forze armate, ma è subordinata al Consiglio di Sicurezza. 
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