Il rapporto tra Johannes Hösflot Kläbo e la Federazione Sciistica Norvegese è molto complicato, usando un eufemismo. Prima il suo mancato rinnovo, poi il "Caso Pedersen" e adesso questa lettera, che forse non aggiunge nulla di nuovo ma ci aiuta a comprendere quanto sia compromessa la situazione in mezzo ai fiordi. In buona sostanza, Klaebo e altri esponenti molto rilevanti degli sport invernali norvegesi (non ultimo un certo Kilde), non d’accordo come ormai è di dominio pubblico su una serie di aspetti burocratici, si sono rivolti a un avvocato. Quest’ultimo mediante una lettera, ha comunicato la mancata coesione da parte degli atleti a firmare l’accordo di rappresentanza.
La primavera scorsa, la stella dello sci di fondo ha annunciato che avrebbe rifiutato un posto nella squadra nazionale. A due mesi dalla prima gara di Coppa del Mondo, il conflitto è diventato ancora più delicato. La testata norvegese VG riferisce che l’avvocato Pål Kleven ha scritto una lettera alla Federazione sciistica norvegese per conto del fuoriclasse. Non rappresenta solo Kläbo, ma anche alcuni dei migliori sci alpinisti norvegesi, come Aleksander Aamodt Kilde, uno dei due dominatori delle ultime due stagioni. "A nome degli atleti, vi informo che non firmeranno alcun contratto con la nazionale", si legge nella lettera di cui VG ha preso visione.
Tra l’altro le star dello sport non sono d’accordo con la federazione su chi detiene i loro diritti di marketing. Già l’anno scorso i praticanti avevano assunto l’avvocato Pål Kleven, scrive VG. Nella lettera Kleven risponde alla federazione sciistica che ha recentemente scritto in una e-mail che esiste "unanimità" nel conflitto sui diritti. "Gli atleti lo trovano molto spiacevole e deplorevole", scrive Pål Kleven nella lettera. L’ultimo fine settimana di ottobre a Sölden prende il via la Coppa del mondo di sci alpino, un mese dopo a Ruka partirà la Coppa del mondo di sci di fondo, ormai quasi sicuramente senza Johannes Hoesflot Klaebo.
Viene spontaneo chiedersi, e mo’?
Sicuramente Klaebo ha già messo in conto di saltare a "piè pari" la stagione agonistica 2023-24, vista anche la poca motivazione trovabile, senza un grande evento di mezzo. La soluzione del giallo però, complici anche le innumerevoli complicazioni implicate anche dal "caso Pedersen", sembra essere lontana. Johannes non si abbasserà a nessun tipo di concordato che sminuisca quello che è il suo obiettivo, detto questo tra un anno e mezzo ci sono i Mondiali di Trondheim. L’evento è ciò per cui pubblicamente Klaebo ha detto di allenarsi e svegliarsi ogni giorno, insieme alle Olimpiadi. Non dovesse arrivare una soluzione in tempi celeri, ci sarebbe sempre l’estate prossima. Ma occhio! Così si rischia di restare fregati.
Fondo – Caso Norvegia, non solo Klaebo! Anche Kilde per vie “legali” contro la Federazione
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