Si continua a discutere sul possibile riapertura agli atleti di Russia e Bielorussia. In una situazione molto complicata, il CIO potrebbe anche optare per una soluzione che nell’accontentare tutti, potrebbe in realtà scontentare, come quella di far partecipare gli atleti di queste nazioni senza la propria bandiera, come in realtà è già accaduto, ma per motivi diversi, legati al doping, in occasione delle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang e Pechino.
Forse, però, questa potrebbe essere l’unica opportunità di vedere gli atleti russi al via delle Olimpiadi Estivi di Parigi 2024. Ne è consapevole anche lo stesso leader russo, Vladimir Putin, che ha d’improvviso fatto una importante apertura su questa opportunità. Martedì, infatti, durante una sessione plenaria al Forum economico orientale, il presidente della Russia ha affermato che la questione della partecipazione russa alle Olimpiadi del 2024 dovrebbe innanzitutto prendere in considerazione gli interessi degli atleti. lLa decisione su una partecipazione o meno dovrebbe spettare a loro. Il capo del Comitato Olimpico Russo (ROC), Stanislav Pozdnyakov, ha affermato che il boicottaggio dei Giochi è una strada che non porterebbe da nessuna parte e che gli atleti possono decidere autonomamente di partecipare ai Giochi Olimpici e assumersene la responsabilità, poiché sono adulti.
Sull’argomento non ha però cambiato opinione Elena Välbe, presidente dello sci di fondo russo, che continua a essere contraria a una partecipazione russa senza bandiera nazionale: «La mia opinione è che non dobbiamo andare ai Giochi Olimpici senza bandiera e inno – ha ripetuto all’agenzia RIA – non dico assolutamente nulla sulla dichiarazione (di Putin, ndr). Per me (gareggiare senza bandiera o inno) è una discriminazione totale. E la mia posizione non cambierà».
Il Comitato Olimpico Russo non ha ancora ricevuto un invito ufficiale dal CIO per partecipare ai Giochi Olimpici del 2024 a Parigi. Nel marzo 2023, il CIO ha raccomandato alle federazioni internazionali di consentire ai russi che non sostengono l’intervento militare in Ucraina di competere in uno status neutrale. Allo stesso tempo, l’organizzazione ha proposto di negare agli atleti associati alle forze armate e alle agenzie di sicurezza, nonché alle squadre nazionali, di gareggiare. Alcune federazioni internazionali richiedono che i russi siano ammessi alle competizioni internazionali solo dopo aver firmato una dichiarazione di condanna dell’invasione militare in Ucraina.
Olimpiadi, Putin apre la porta alla partecipazione della Russia senza inno e bandiera, ma Välbe la chiude: “Resto contraria, ci discriminano”

Fonte: profilo Instagram Elena Välbe
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