È senza dubbio uno dei fondisti più amati tra gli appassionati, soprattutto coloro che rimpiangono lo sci di fondo di una volta, quello in cui le gare erano individuale a cronometro o inseguimento, e le distanze più lunghe. Dopo il ritiro di Didrik Tønseth, Simen Hegstad Krüger è considerato quasi il paladino dello sci di fondo di una volta, lui che quando si tratta di distanze più lunghe o di percorsi duri è sempre l’uomo da battere.
Nonostante le poche opportunità per un fondista con le sue caratteristiche, nella passata stagione il campione norvegese si è tolto tante soddisfazioni, imponendosi in cima al Cermis nella final climb del Tour de Ski, conquistando due titoli mondiali individuali a Planica, nello skiathlon e nella 15 km a skating, e infine vincendo anche la 50 km a skating di Holmenkollen.
Dopo una stagione molto positiva, Krüger ha deciso di portare alcuni cambiamenti alla sua preparazione, cercando di sperimentare un po’, tornando così ad allenarsi anche in quota. Il campione norvegese si è recato con la squadra femminile e il gruppo B maschile a Passo di Lavazè, ospite del Dolomiti Apart & Rooms, dove è arrivato prima della squadra, per poi trasferirsi successivamente con loro a Livigno. Una scelta diversa rispetto a quella fatta dal resto della squadra maschile, che Krüger ha spiegato nell’intervista che ha rilasciato al nostro microfono all’interno dell’albergo fiemmese. Il campione norvegese ha parlato anche delle distanze di gara sempre più brevi, lui che preferirebbe gare lunghe e piste dure, tracciato i suoi obiettivi e raccontato cosa più ama dello sci di fondo.
La video intervista è in inglese, ma potete attivare i sottotitoli in italiano cliccando sull’apposito tasto.
VIDEO – Esclusiva, Fondo Italia intervista Krüger: “Vorrei ci fossero più gare lunghe e dure”
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