Sci di fondo | 21 agosto 2023, 11:25

Sci di fondo - Kalvå è preoccupata dopo il Toppidrettsveka: "Il corpo non mi manda i segnali che vorrei"

Sci di fondo - Kalvå è preoccupata dopo il Toppidrettsveka: "Il corpo non mi manda i segnali che vorrei"

È reduce da una stagione da sogno, nella quale ha ottenuto la sua prima vittoria individuale in Coppa del Mondo ed altri tre podi, ma anche due argenti (uno individuale nella 30 km) e un oro in staffetta ai Mondiali di Planica. Risultati che hanno spinto Anne Kjerst Kalvå ad affrontare la preparazione alla stagione 2023/24 con grande attenzione e determinazione, decisa a 31 anni a confermarsi ad alto livello per realizzare un altro sogno: il Mondiale casalingo di Trondheim.

Eppure la stagione non sembra essere partita con il piede giusto per la norvegese. Kalvå è apparsa piuttosto amareggiata al termine del Toppidrettsveka, nel quale ha preso parte allo skiathlon giungendo sedicesima. La norvegese ha dato l'impressione di volersi testare, in quanto era reduce da alcune problematiche fisiche, si è anche subito messa in testa a fare ritmo, per poi pagarne il conto.
Da qui la sua preoccupazione, espressa ai colleghi di Langrenn.com: «Il programma di questa settimana era vedere come stava il corpo, quindi ho voluto mettermi alla prova qui. È la pista di casa e mi sarebbe piaciuto fare una bella competizione. Ciò che è arrivato, però, non è stato quello che volevo».

Kalvå sente che qualcosa non sta andando per il verso giusto nella sua preparazione: «Sono stata un po' stanca e forse ho spinto un po' oltre i limiti. Adesso devo solo ascoltare il mio corpo e cogliere i segnali che dà. È ciò che ho cercato di fare qui al Toppidrettsveka. Nelle ultime due settimane sono stata un po' stanca e un po' infortunata, e forse il mio corpo non è al meglio. Quindi devo intervenire. Che tipo di infortuni? Non è niente di speciale, è solo qualcosa che accade quando spingi un po' troppo il tuo corpo».

Dopo gli evidenti progressi avuti nella passata stagione, forse la stessa norvegese ha alzato l'asticella delle aspettative e di conseguenza anche della sua preparazione: «Potrebbe essere anche così. Vuoi sempre avere successo. Ma è importante mettere un piede per terra, perché quanto ho mostrato qui non corrisponde alla mole di lavoro che ho fatto. Dobbiamo intervenire, ma penso che ci arriveremo. È chiaro che non mi piace la sensazione che ho qui. Non è il massimo, ma mi sono ripresa da situazioni peggiori, quindi penso che la risolveremo. Un atleta vuole essere sempre al meglio, ma a volte le cose non vanno nel modo giusto, e forse è successo adesso. Quindi immagino che dovrò andare a casa e riposarmi un po'. Devo provare a fare qualcosa di intelligente. Ma non c'è crisi». 

Giorgio Capodaglio