Biathlon | 21 agosto 2023, 13:05

Biathlon - Hanna Sola: "Sento molte colleghe, ci aspettano in Coppa del Mondo; tra loro anche atlete di alto livello"

Foto credit: Manzoni/IBU

Foto credit: Manzoni/IBU

Nella stagione 2021/22, Hanna Sola aveva appena fatto il salto di qualità, stabilendosi con continuità nelle posizioni di vertice della Coppa del Mondo di biathlon, riuscendo anche a salire quattro volte sul podio e conquistare la sua prima vittoria, nella sprint di Hochfilzen. La bielorussa sembrava fosse sulla strada giusta, velocissima sugli sci, come sempre, ma progredita non poco al tiro.
Proprio nella fase finale di quella stagione, però, a causa dell'intervento militare in Ucraina, è arrivata la sospensione per gli atleti di Russia e Bielorussia, alleate nell'invasione della terra ucraina. Hanna Sola ha quindi scelto questo momento per diventare mamma e solo ora si sta preparando a tornare a gareggiare, anche se molto probabilmente lo farà ancora nella Coppa del Confederazioni, che coinvolgerà Russia e Bielorussia.

In un'intervista al sito bielorusso, sb.by, Hanna Sola ha parlato di questo periodo ovviamente molto particolare: «Dobbiamo sempre e in ogni cosa cercare degli aspetti positivi, costruire su di essi. C'è un obiettivo, c'è un programma, ci alleniamo e non rimaniamo fermi. Inoltre, ben poco dipende da noi in questo caso. Ognuno deve fare il proprio lavoro. Per quanto mi riguarda, sono molto felice di avere una figlia. Ho dato tutta la mia energia, tutto il calore e tutto il mio tempo a Mira. Ha aiutato, ovviamente».

Chiaramente, Hanna Sola vuole però tornare in Coppa del Mondo. A febbraio compirà 28 anni e sa che una volta recuperata al meglio la forma fisica sarebbe in grado di competere per i vertici della Coppa del Mondo. La biatleta bielorussa spera quindi di rientrare e accoglie con soddisfazione tutti gli attestati di solidarietà che ha ricevuto in privato da alcune colleghe e le pubbliche dichiarazioni di Fourcade, che spinge per un ritorno degli atleti di Russia e Bielorussia alle competizioni. «Coloro con con cui comunico stanno aspettando il nostro ritorno ai Mondiali. E tra queste ci sono atlete di alto livello come la norvegese Ingrid Tandrevold e l'italiana Dorothea Wierer. Probabilmente, non tutti vogliono parlare pubblicamente di questo argomento, ognuno persegue i propri benefici. Ma è bello che persone come Fourcade parlino apertamente e vogliano il nostro ritorno. L'opinione di Fourcade e di altri è importante per noi atleti. Dal punto di vista puramente umano, come fattore di supporto. Questo dà fiducia e motivazione, aiuta a mantenere la speranza. Dall'altra parte penso che i dirigenti sportivi abbiano già deciso».

 

Giorgio Capodaglio